la donna un sogno dipinto da Versace

Boati in passerella per Naomi che scopre parte del fianco Parigi, per lo stilista torna la Evangelista la donna, un sogno dipinto da Versate parici DAL NOSTRO INVIATO Inciampano a catena. Prima Shalom, poi Amber, Stella Tennant... Ma per fortuna nessuna ruzzola. La passerella al Ritz è scivolosa come una saponetta. E le top a fatica mantengono l'equilibrio caracollando nei sandaletti a tacco alto. Versace ieri ha aperto la kermesse dell'alta moda francese con una collezione fitta di colpi di scena creativi. Sul podio è ritornata per lo stilista una Linda Evangelista in gran forma, alleggerita di almeno 5 chili. Da due anni aveva abbandonato la pedana per dedicarsi al giornalismo rosa sulle colonne del Sunday Times (fra le sue aspirazioni c'è quella di diventare redattrice a Vogue America). Linda, pettinata come Woody Wood Peck - il picchio è l'esempio vivente di come a 32 anni si possa ancora sfilare surclassando le ventenni. Tutti i flash sono per lei. Pare una regina negli abiti fluidi, al polpaccio, dai tagli asimmetrici. In platea un'altra trentenne doc, Lisa Marie Presley, reduce dalla separazione con Michael Jackson; ora impegnata a incidere un disco che uscirà in settembre. La figlia di Elvis - che questa sera verrà festeggiata da Vogue - sarà la testimonial della linea Atelier di Versace, esattamente come Madonna due stagioni fa. Domani e martedì Mario Testino scatterà le foto. Avara di parole Lisa Marie concede una battuta scontata: «Ho sempre seguito la moda con interesse. Trovo che Versace abbia uno stile particolare, sono entusiasta di lavorare con Gianni e Donatella». Punto. Sul boccascena si staglia una gigantografia di Kate Moss nuda e la filiforme modella, immortalata da Avedon, pare persino leggermente in carne. Con questo omggio alla bellezza moderna si apre il défilé: 30 ragazze bellissime ( 10 top e 20 giovani) per 60 vestiti da sogno. La bellezza degli abiti sta nei tagli che spostano il baricentro del corpo. Voile sbiechi velano fianchi e gambe, sposandosi a inserti ora di pesanti tweed, ora di finta pelliccia Carla Bruni, versione Crudelia Demon, porta completi macu lati realizzati con fibre vegetali che non hanno nulla a che vedere con le pellicce sintetiche. Le ha messe a punto un chimico tessile tedesco, sono addirittura più soffici di quelle vere. Il concetto bohémien di Ver sace - in cui gli orli si allunga no e il grigio sfratta il nero - si declina in una rilettura degli Anni Venti attraverso una sua personale visione dell'arte. C'è il cubismo dei quadrati sovrappoti sulle trasparenze, il colore delle stampe zingare sche di pittori contemporanei come Duft e Schnabel e via di questo passo. L'abitino stampato, estivo, si accosta a cap potti che scivolano addosso co me acqua. I colli sono in simil volpe colorata. E' un nulla la maglietta di Christy Hume su cui spiccano foglioline di velluto, frutto di una complicata corrosione a base di acidi. Elton John - che poco prima era passato a salu tare lo stilista con uno spirito so inchino - è seduto in prima fila. Intanto le top incedono sulle note di «Live Like Hor- ses», cantato da Elton John e Pavarotti. Esce Stella Tennant - finalmente non più vincolata dall'esclusisa con Chanel e fioc cano gli applausi. Indossa una tunichetta scura scollata come un olimpionico che davanti mostra una piccola svirgolatura cobalto. Naomi provoca boati mentre ancheggia fiera mostrando una fetta di fianco attraverso lo chiffon della toilette patchwork con ricami a saetta. «Ogni vestito l'ho disegnato almeno cinque volte, ma sono soddisfatto», confessa raggiante Versace che ora vanta due nuove e giovani clienti miliardarie, di quelle che acquistano 50 vestiti al colpo. Sono l'araba Mouna Rashid e la sudamericana Frangoise Velasquez. Le richieste nell'alta moda sono le più stravaganti. «Un signore di Riad mi ha fatto preparare 22 vestiti per un ballo in maschera dove lui si esibiva prima vestito da Elton John, poi da Michael Jackson quindi da, ballerino russo... Mancava soliamo cne mi chie dessse di agghindarlo da Cleopatra», racconta lo stilista. E, mentre fra gli ipotetici successori al trono di Dior si fa anche il nome di Gaultier, l'enfant terrible sfila la moda maschile ricreando un bordello degli Anni Trenta dove i ruoli s'invertono. Gaultier, ieri al Palais Royal, ha vestito le top al maschile, in smoking con capelli impomatati, mentre gli uomini esibivano gonne a pieghe, diademi paillettes e piume. Antonella Ama pane Boati in passerella per Naomi che scopre parte del fianco Le top scivolano durante il défilé E Gaultier inverte i sessi dei modelli Cronache F/ ePAteafil mstaette cvarisgnlazinofehasupariDimcida A destra due modelli di Versace. A sinistra lo stilista calabrese

Luoghi citati: Parigi, Riad