Giappone torna l'incubo in stazione

Gerusalemme, il babau travestite dia first lady Colpisce il padre e la folla dei viaggiatori, poi viene bloccato dalla polizia Giappone/ torna l'incubo in stazione Un giovane pugnala 15 persone «in nome di Dio» TOKYO. Urlando «In nome di Dio» è entrato come una furia in un'affollata stazione giapponese cercando di pugnalare chi gli si parava davanti, ha ferito 15 persone tra cui il padre e tre ferrovieri e ha seminato il terrore per alcuni drammatici minuti tra tutti i passeggeri. Quattro dei feriti, ha riferito la polizia, sono in gravi condizioni. Tra di loro c'e anche il padre cinquantunenne del ragazzo, che l'aveva appena accompagnato ad un colloqtiio di lavoro. E' accaduto ieri mattina alla stazione di Kokura, nell'isola di Kyushu, la più grande del Giappone, dove la paura è finita solo quando gli agenti hanno avuto la meglio su Kenichiro Arii, un ragazzo di 21 anni che era piombato tra la folla con un pugnale già insanguinato col quale aveva accoltellato poco prima un camionista. La polizia che ha ricostruito la vicenda ha motivato il gesto del ragazzo con le parole che lui stesso ha detto agli agenti che lo ammanettavano: «L'ha fatto perché dice di aver ricevuto un messaggio divino». Ci sono state scene di panico tra le centinaia di viaggiatori che affollavano la stazione intorno a mezzogiorno, quando il folle ha estratto un coltello con una lama lunga 8 centimetri e ha cominciato a colpire suo padre, per scagliarsi poi alla cieca contro chiunque gli venisse a tuo. Mentre accorrevano i poliziotti, il personale della stazione aveva aperto tutti i suoi uffici per offrire alla gente un rifugio dall'aggressore. In un Paese dove le stazioni sembrano ormai diventate il luogo in cui avvengono più di frequente crimini collettivi la vicenda di ieri mattina ha riportato a galla 0 problema di predisporre una vigilanza più stretta. Il ragazzo in effetti ha potuto scagliarsi brandendo il coltello insanguinato e colpire una quindicina di persone prima di essere bloccato. Ma il problema della sicurezza nelle stazioni e nei sotterranei del metrò ha fatto riaffiorare soprattutto la paura causata dagli attentati al gas nervino della setta Aum Shinrikyo e il rischio di possibili altre azioni terroristiche. Fu nella metropolitana di Tokyo che nel marzo '95 si aprì la guerriglia chimica che gettò per parecchi mesi nel panico l'intero Giappone. Solo nel primo attentato rimasero uccise dodici persone e oltre 5 mila furono intossicate. Altre decine e decine di persone subirono gli effetti del gas Sarin in altre azioni terroristiche. [AdnKronos-Agi]

Persone citate: Aum Shinrikyo, Sarin

Luoghi citati: Giappone, Tokyo