Sgarbi e Maiolo prosciolti dalle accuse di mafia

Sgarbi e Maiolo prosciolti dalle accuse di mafia Catanzaro, rapporti tra politici e cosche calabresi Sgarbi e Maiolo prosciolti dalle accuse di mafia CATANZARO. I deputati di Forza Italia, Vittorio Sgarbi e Tiziana Maiolo, e l'avvocato Enzo Lo Giudice, legale di Bettino Craxi, sono stati prosciolti dal gip di Catanzaro, Nicola Durante, dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. I politici e il legale erano stati raggiunti da informazioni di garanzia emesse dalla Dda di Catanzaro nel novembre dello scorso anno in seguito alle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Franco Pino, considerato elemento di spicco della criminalità cosentina. Il gip, accogliendo la richiesta avanzata dal sostituto procuratore nazionale antimafia Emilio Ledonne e dal procuratore di Catanzaro, Mariano Lombardi, ha prosciolto i tre «poiché l'originaria accusa è rimasta priva di riscontro». L'inchiesta che vedeva coinvolti Sgarbi, Maiolo e Lo Giudice era relativa a presunti rapporti fra politici, professionisti e clan mafiosi di Cosenza che, secondo l'accusa. avrebbero operato per appoggiare i due deputati alle elezioni politiche del 1994. Oltre ai parlamentari e al legale, informazioni di garanzia furono notificate al sindaco sospeso di Cosenza, Giacomo Mancini, a suo figlio Pietro e ad altri penalisti. Dopo l'annuncio del proscioglimento, il commento di Vittorio Sgarbi non si è fatto attendere: «Otto mesi di soldi pubblici e di scorte ai magistrati per una cosa che poteva essere risolta in otto minuti». [d. m.l Vittorio Sgarbi

Luoghi citati: Catanzaro, Cosenza