Massimiliano-Benedetta questione di madre

Incontro con i figli di Mina che svelano i segreti di famiglia Incontro con i figli di Mina che svelano i segreti di famiglia Massimiliano-Benedetta questione di madr LLUGANO ESSICO familiare di una storia comunque poco conosciuta. In partenza pensi naturalmente alla mamma, la Grande Mamma, ed ecco invece che, a sorpresa, appare una nonna. Già, i due figli di una madre leggendaria hanno in cima i pensieri proprio la Nonna, Regina Mazzini, 77 anni, mamma di Mina. E che nonna: «E' stata di una bellezza folgorante - racconta Massimiliano. Quando mio padre, Corrado Pani, vide mia madre per la prima volta, si disse: che meravigliosa ragazza. Ma quando vide mia nonna, disse "Ammazzete". E mio nonno Giacomo era talmente geloso che la teneva chiusa in casa». Benedetta incalza: «Mia madre è stata mio padre, e mio nonno Giacomo è il gran capo di tutto; ma sopra tutti, c'è nonna Regina». La casa comune di questa grande famiglia all'antica è sempre a Lugano, dove il mito è scappato dalla gloria per rifugiarsi, diciotto anni fa, nella quiete caparbia di una vita normale. Come racconta Benedetta: «Viviamo tutti in appartamenti vicini. Mia mamma con Eugenio, i nonni, mio fratello. Lì ci sono le vere energie positive». Loro due, Massimiliano e Benedetta, ai più anziani evocano immagini di rotocalco, fagottini in braccio a quella madre trasgressiva cui i paparazzi davano una caccia senza tregua. Ora sono alti e belli: Massimiliano, 33 anni, serio ed educatissimo, occhi azzurri, è quasi sempre chiuso in sala di registrazione a Lugano, dove arrangia e produce dischi; Benedetta, ventiquattrenne, faccia intensa da tv, è intanto a Roma a girare il suo primo film («Da cosa nasce cosa», opera prima del regista Manni, con Monica Scattini ed Enzo Iachetti). Essere figli di Mina, la Madre di Tutte le Cantanti, non sembrerebbe una cosa facile. Da 18 anni non appare in pubblico ma la Voce resta un monumento dell'arte contemporanea. I suoi ragazzi così diversi fra loro - Max il pacato, educato, gentile, e Benedetta più selvaggia, anticonformista - hanno cercato entrambi di sfuggire al destino di «figli di»; ma quel che spunta di comune dalle loro anche divertenti confessioni separate è soprattutto un senso profondo della famiglia. LA MAMMA. Massimiliano: «Mia mamma è di bella personalità e umanità. Mi è servito nella vita, l'esempio dei miei: due pazzi ma puri, fuori dai giochi del potere, due intellettuali. E come musicista non mi metto certo in competizione con mamma, non c'è para- gone; ma nel privato mi rispetta, fin da piccolo mi ha trattato da adulto: "Se non vuoi andare a scuola, va bene", mi diceva. Io ci andavo ugualmente, Benedetta no. Io sono come Mina che non ama i gioielli, non ha una casa, vive in affitto, e non ama i potenti ma la gente interessante: il prestigio dell'intelligenza è la chiave della mia vita». Benedetta: «Mia madre non è una persona come tante. E' forte di carattere, e grande di valori. E' anche più matta di me. Ma, certo, mia nonna è più matta di lei. Mi auguro di avere una famiglia come quella della mamma: se guarda indietro, vede i suoi meravigliosi genitori, se guarda al presente vede Eugenio Quaini, se guarda al futuro vede i suoi due figli». IL PAPA'. Massimiliano: «Mio padre, Corrado Pani, da piccolo non l'ho quasi visto. Ci siamo trovati da adulti, e ha scoperto che incarno i suoi modelli; lavoro per far vedere che non sono solo figlio di Mina. Lui ha un carattere infernale, lo chiamo "il bruto" per i suoi modi ma dentro è dolcissimo. Corrado ha fatto una scelta cerebrale continuando ad essere attore di teatro: un lavoro morto e a lui non gliene frega niente della celebrità. Grazie ai nonni, io sono un figlio di separati che non ha avuto un'infanzia infernale». Benedetta: «Mio padre, Virgilio Crocco, è morto quando io avevo due anni. Mi raccontano tutti che sono uguale a lui. Con la sua famiglia però non ho rapporti, e ho scelto di chiamarmi Mazzini di cognome per rispetto al nonno Giacomo». EDUCAZIONE. Massimiliano: «La mia è la famiglia borghese media classica, il nonno era industriale di prodotti chimici. Adesso ha 81 anni ed è un genialoide, la vera personalità in famiglia: tradizionale ma non tradizionalista, mi ha insegnato ad essere creativo». Benedetta: «Se avessi dei figli come me e mio fratello sarei soddisfatta. Siamo persone per bene, con dei valori civili. Mia madre non ce l'ha detto ma abbiamo imparato che le cose, o si fanno al massimo o non si fanno. Mi han¬ no insegnato amore rigore serietà, nel mondo fuori c'è odio pochezza e cialtronaggine». IL LAVORO. Massimiliano: «Sì, è vero, lavoro moltissimo. Sono cresciuto con questa grande passione per la musica, e ho cominciato a 16 anni con Celso Valli. Ma ho anche la forza e l'ironia per fare tv: domenica riprendo su Raiuno "Gelato al limone" con la Boccoli». Benedetta: «Il mio lavoro ora è il cinema. Ho avuto la sfortuna, o la fortuna, di poter fare immedia- tamente delle esperienze: e adesso ho scelto il cinema por l'are le cose al massimo; recitare è la cosa che forse mi viene con più facilità». LUI & LEI. Massimiliano: «Piano piano i nostri rapporti stanno diventando buoni. Benedetta capisce le cose, purché non sia il fratello a dirle. Trovo che lei sia migliorata, si sia addolcita, prima era troppo aggressiva. Però non mi piacciono le trasmissioni di musica inutili, cioè trovo allucinante che si abbia la possibilità di parlare con un grande del pop come Sting e gli si chieda solo se è vero che riesce a fare l'amore per sei ore consecutive. Però siamo estremamente uniti: avendo avuto vicissitudini e lutti, ci siamo dovuti difendere insieme». Benedetta: «Mio fratello è in gamba, ha una grandissima cultura. Penso abbia sofferto di questa famiglia strana: ò un po' come il figlio degli Addams, che a scuola nega di avere la famiglia che ha. Lui è uno che va fuori di calma facendo finta che sia tutto normale. Mah». Marinella Venegoni ROMA. Massimiliano Pani da domani torna su Raiuno, a condurre in diretta «Il gelato al limone» con Benedetta Boccoli. Fino all'ultimo, è rimasto nella sua sala di registrazione a Lugano, dove sta terminando la produzione del nuovo disco di mamma Mina. Con la recente vendita dell'etichetta di famiglia Pdu alla Rti, casa discografica del Biscione, una novità è in arrivo per la più grande interprete italiana. Spiega Massimiliano: «Il prossimo disco di Mina uscirà in settembre, e per la prima volta dopo molti anni non sarà più un doppio album ma un solo ed, tutto di canzoni inedite. E' un disco piuttosto ritmato, con meno ballads del solito». Ma a Massimiliano piace anche la tv. «Sono contento di esser stato riconfermato da Raiuno - spiega - e so che lo hanno fatto perché so tenere una diretta, dato che non ho alcun padrino politico». Anche sua sorella Benedetta tornerà su Raiuno, seppure in replica: «Il mio "Hotel Babylon" sarà ritrasmesso da giovedì 11, ogni sera alle 11. E' una soddisfazione, visto che l'ho scritto io, e anche se andava in onda con sbalzi di ore aveva il 18 per cento di share: io non sono brava ad arrangiare come mio fratello e non canto come mia madre, supplisco alle mancanze parlando di musica a modo mio». Nel suo futuro, però, c'è un film: sta per girare con Monica Scattini ed Enzo Iacchetti. [m.v.l Lui: «Mia nonna era bellissima e doveva stare chiusa in casa» Lei: «Mi chiamo Mazzini in onore di nonno Giacomo è lui il gran capo» di questa famiglia strana: eravamo gli Addams» ano i segreti di famiglia Benedetta madr Al centro: Benedetta Mazzini che conduce «Hotel Babylon» qui a fianco: Massimiliano Pani che torna domani in tv con «Gelato al limone», e da piccolo in bicicletta con Mina

Luoghi citati: Lugano, Roma