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«Palazzo Grassi, mostra u 5 stelle» Il ministro all'esposizione sui Greci, che ha già avuto 300 mila visitatori «Palazzo Grassi, mostra u 5 stelle» Veltroni: è la prima struttura davvero moderna VENEZIA. Il vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni finalmente può rilassarsi. Una giornata di tour de force anche quella di ieri, che si conclude a Palazzo Grassi con una lunga visita alla mostra «I Greci in Occidente». Una mostra anche «sua», per così dire, visto che nasce da una collaborazione fra Palazzo Grassi e il ministero dei Beni Culturali. Un'ora e mezzo di «giro», accompagnato dal direttore delle attività culturali Paolo Viti e da Angelo Bottini, ispettore centrale del ministero e curatore della mostra. Un successo che sta in questi numeri: 2000 pezzi in esposizione, due terzi dei quali provenienti dalle sopritendenze dell'Italia meridionale e della Sicilia; 300 mila visitatori in tre mesi, quando il cammino è arrivato appena a un terzo; 20 mila cataloghi venduti. Veltroni sembra molto interessato ai reperti archeologici come ai restauri eseguiti. Si sofferma davanti al «pezzo forte», la tomba del tuffatore proveniente da Paestum, restaurata con un'ingabbiatura finanziata per questa esposizione. E' molto incuriosito dai 6 pezzi di Cirene, prestati dalla Libia, prima volta assoluta. E osserva come sia quello dell'archeologia in Itaba un «tesoro», con potenzialità tutte da esprimere. Ma il ministro ha anche un ap¬ proccio con i beni culturali del tutto manageriale. Durante la visita si interessa, quindi, agli aspetti organizzativi: il book-shop, museum-shop, la cafeteria. Si informa su chi produca i materiali che vengono posti in vendita, su quali siano i modelli di riferimento. Osserva che il mastodontico circuito di musei in Italia raramente è dotato di queste attrezzature, quasi mai addirittura offre un servizio di ristorazione interno, come è invece perfino naturale in qualunque altro Paese, dal Musée d'Orsay a Parigi al Moma di New York. Ed esprime un auspicio: che le sinergie fra pubblico e privato portino a pioggia, dovunque, strutture più moderne, europee, per meglio attrarre i visitatori verso il nostro enorme patrimonio di arte e archeologia. Vanno utilizzate meglio le risorse dello Stato per i beni culturali e gli insegnanti che non possono lavorare nella scuola vanno reimpiegati in questo campo, [m. 1.] Il ministro Walter Veltroni