Mucca pazza sbarca in laguna
Venezia paralizzata per sette ore, contestato Cacciari Venezia paralizzata per sette ore, contestato Cacciari Mucca pazza sbarca in laguna Scontri alla protesta degli allevatori VENEZIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Ventimila allevatori inferociti. Piazza San Marco invasa dai manifestanti. Polizia in assetto di guerra. Il sindaco Massimo Cacciari contestato e strattonato. Febbrili telefonate con presidenti e ministri. Venezia paralizzata per sette ore, l'isola tagliata dalla terraferma, la popolazione impedita a recarsi al lavoro, nei negozi, in vacanza. E' il risultato di una delle giornate più nere per Venezia: una giornata dedicata alla protesta contro la crisi della «mucca pazza» da tutti gli allevatori del Veneto, confluiti nel cuore più delicato della regione che è al primo posto in Italia per la produzione di carne, con 1 milione e 100 mila capi immessi annualmente sul mercato, il 50 per cento della produzione nel nostro Paese, il 10 per cento in Europa. Duecento pullman, barche da trasporto prese a noleggio, bovini caricati a bordo per sfilare lungo il Canal Grande, cartelli contro il governo. Due cortei hanno attraversato la città per l'intrico delle calli, fino a conquistare la piazza occupata dagli ignari turisti di stagione. Alcuni manifestanti, usando trattori e sedendosi essi stessi sulla strada, hanno poi bloccato il traffico in entrambi i sensi di marcia sul ponte della Libertà, l'unica via che collega Venezia alla terraferma. Cacciari si è provato a mettere un po' d'ordine, portando il sostegno della sua amministrazione agli allevatori, ma è stato quasi malmenato, mentre strillava a un cellulare all'indirizzo di qualche funzionario governativo. Accolto con urla e fischi, Cacciari ha tentato di definire «giuste» le motivazioni della manifestazione, sostenendo che «delle loro richieste dovrà tenere conto il governo», ma che «i Comuni non possono essere rite¬ nuti gli interlocutori istituzionali per questi problemi». Nel frattempo, però, un folto gruppo di manifestanti ha accerchiato il sindaco. Ci sono state spinte e strattoni, con la polizia che ha faticato a reggere l'urto dei contestatori. Alla fine Cacciari, parlando al megafono, si è impegnato a far presenti i problemi della categoria al vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni, che incontrerà oggi. Slogan si alzavano, intanto, in difesa della zootecnia di casa nostra, un comparto fortemente penalizzato dalla campagna europea conseguente alle notizie sul morbo che ha colpito i bovini inglesi e la presunta relazione fra il consumo di carne e la malattia di Creutzfeldt-Jacob che uccide l'uomo. La crisi della «mucca pazza» ha provocato in Veneto, secondo i dati della Coldiretti, un calo delle vendite di carne bovina del 70-80 per cento nella grande distribuzione organizzata e del 60 per cento nelle macellerie, mettendo a dura prova il bilancio delle circa 10 mila famiglie che lavorano nel settore. Attualmente, sempre secondo la Coldiretti, stazionano nelle stalle venete, invenduti, almeno 90 mila capi «maturi», per un valore complessivo di 350 miliardi. Uno slogan campeggiava su tutti: «Visco, i tori ti guardano», con riferimento alla richiesta avanzata al ministro delle Finanze di ridurre l'aliquota dell'Iva zootecnica dal 16 al 10 per cento. Tra le altre richieste al governo - elencate in un breve comizio dal presidente della Coldiretti veneta Paolo Bedoni - il rimborso per ogni capo divenuto invendibile, la regionalizzazione degli aiuti sulla base delle esigenze locali, l'attivazione del «piano carni». «Non chiediamo interventi assistenzialistici - dice Bedoni -, i 130 miliardi stanziati dal governo non risolvono certo il problema della zootecnia italiana. E' invece necessaria una serie di azioni studiate, mirate, e concertate con noi, che i problemi dell'agricoltura li conosciamo a fondo». Mario Lollo <ÉS "*-'mm 9v.?**MÈ&i* ?y'•( ^TkJJ Due momenti della manifestazione di protesta che si è svolta ieri a Venezia: ventimila allevatori hanno invaso per sette ore la città
Persone citate: Bedoni, Cacciari, Cacciari Mucca, Mario Lollo, Massimo Cacciari, Paolo Bedoni, Visco, Walter Veltroni
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