« Abbandonati 60 disabili » di Fabio Albanese

UN CORO DI PROTESTE UN CORO DI PROTESTE « Abbandonati 60 disabili » Siracusa, sono ricoverati in manicomio CSIRACUSA HIUDONO le Aias e i ricoverati finiscono in manicomio. A Siracusa i vertici dell'azienda sanitaria locale hanno risolto così, seppure temporaneamente, il problema della sistemazione di 60 handicappati neuromotori, per la metà bambini. Sono pazienti che hanno bisogno di essere seguiti passo passo ma la struttura sanitaria dove sono stati ricoverati fino al 26 giugno ha chiuso definitivamente i battenti: è la sezione siracusana dell'Aias, l'Associazione per l'assistenza agli handicappati che in Sicilia è stata travolta da una serie di scandali. La struttura di Siracusa, la «De Caro» con sede nella vicina cittadina di Priolo, come le altre ha dovuto sospendere definitivamente l'attività anche perché il personale era ormai insufficiente e le condizioni igieniche pessime. La maggior parte dei suoi dipendenti, circa 300, da tempo era già stata licenziata e ad accudire i ricoverati negli ultimi tempi avevano pensato una ventina di operatori oltre ad alcune associazioni di volontariato. La decisione del direttore generale dell'Asl 8, Domenico Carcione, di trasferire tutti, bambini e adulti, nell'Ospedale neuro-psichiatrico «Onp» di Siracusa, già nei giorni scorsi aveva suscitato parecchie proteste. A nulla era servita l'assicurazione che per i pazienti dell'Aias era stato utilizzato un padiglione separato da quello dei malati mentali. Ieri la questione è venuta drammaticamente alla ribalta con un intervento alla Camera e con una interrogazione parlamentare presentata al presidente del Consiglio e al ministro della Sanità dall'intera deputazione siracusana, gh onorevoli Stefania Prestigiacomo e Nicola Bono del Polo, Antonietta Rizza e Rino Piscitello dell'Ulivo: (Appare scandaloso dopo anni di cure riabilitative - si legge nell'interrogazione - abbandonare questi ragazzi a vegetare nelle strutture Onp, prive di personale di assistenza specializzata, in condizione di completo abbandono e avendo interrotto dall'oggi al domani i rapporti anche umani con coloro che hanno assicurato terapie riabilitative appropriate». Appena lunedì, il prefetto di Siracusa aveva convocato sindaco, presidente della provincia, responsabili dell'azienda sanitaria locale e gh stessi 4 parlamentari per mi vertice, alla fine del quale era stato deciso che i 60 ricoverati dell'Aias, e anzitutto i trenta bambini, avrebbero lasciato il padiglione dell'ospedale psichiatrico entro la fine di settembre; nel frattempo, sarebbero stati reperiti dei locali tra Siracusa e Floridia dove poterli trasferire, affidandone le cure ai volontari e agli ex operatori dell'Aias riassunti con contratti di pubblica utilità. Al vertice non erano stati invitati i sindacati e i rappresentanti dei disabili, che avevano protestato sotto le finestre della prefettura. La vicenda si è ulteriormente ingarbugliata martedì, quando da Palermo la Corte dei conti ha stabilito che le nomine dei manager nelle 25 aziende sanitarie della regione sono da rifare, decapitando di fatto i vertici di tutte le Asl. Così le associazioni di volontariato, che la scorsa settimana avevano chiesto le dimissioni del direttore generale Carcione, ieri sono tornate alla carica chiedendo al ministro della Sanità Rosy Bindi un intervento e la nomina di un commissario, «visto che l'attuale governo della Regione è delegittimato» perché si aspetta la formazione della nuova giunta, dopo le elezioni del 16 giugno. «Le condizioni in cui sono ricoverati quei bambini sono scandalose ha detto Stefania Prestigiacomo dopo una visita al padiglione dell'Onp -. Se questo è lo Stato sociale da difendere, c'è solo da averne paura». Fabio Albanese Chiusa la struttura che li ospitava L'onorevole Stefania Prestigiacomo, esponente del Polo

Luoghi citati: Floridia, Palermo, Sicilia, Siracusa