Apertura estiva di Lietta Tornabuoni

SmhSSh SmhSSh Apertura estiva ALEMA avrà ragione oppure no, il suo progetto di resuscitare politicamente i socialisti e di costituire con loro un'unica formazione socialdemocratica sarà interessante per il pds oppure per tutto il Paese, l'aspirazione potrà realizzarsi oppure franare nella tensione delle diffidenze reciproche e dello storico frazionismo socialista, l'idea potrà sembrare ragionevole oppure ispirata a un tatticismo amorale, la prospettiva potrà apparire accettabile oppure suscitare indignazione. Per ora, è straordinaria la rapidità con cui gli ex craxiani sono tornati alla ribalta, mediatica e non. Come se non aspettassero altro, simili a quei corridori sui cento metri appostati piegati in due e frementi al punto di partenza in attesa del via, sono scattati con stupefacente rapidità, per niente arrugginiti dalla lunga eclisse. Sino alla settimana scorsa, se qualcuno si ricordava di loro (e non capitava spesso), li pensava come gente sparita, bollita, finita; come persone segnate dalle peripezie giudiziarie e dalla politica peggiore, che non si sarebbero mai più viste in giro; come simboli d'un mortificante periodo concluso. Son passati appena pochi giorni: rieccoli, dinamici e vivaci quanto prima. Più. o meno, il manifestarsi dell'apertura estiva dev'essere cominciato sabato scorso, quando Claudio Martelli è comparso prima nel servizio fotografico d'un settimanale (disinvoltamente seduto per terra, forse partecipante con la giovane bella compagna Finocchi e col proprio figlio diciottenne Giacomo a un evento dell'estate romana), poi alla televisione per un'intervista politica che si svolgeva in un luogo stranamente astratto e vuoto, mentre altri ex craxiani riapparivano in ambiente specifico: Del Turco in congresso sindacale, De Michelis in discoteca, Boniver al Tg di Emilio Fede, Intuii sui giornali. Pronti, con la sveltezza di chi non ha nulla da rimproverarsi, con i la fretta di chi sente di riI prendere, dopo una paren¬ teciminfisipos'daprvoRAlegldroconcugrfommnDsinv«dgsisdleqsrucnhl'smavzdsd«vmdsi«l tesi di malaugurati equivoci, un posto che legittimamente gli spetta. Al ritmo indiavolato con cui, in certi film horror, i morti viventi si ripresentano, entrano da porte, finestre e camini, s'infiltrano irresistibili dappertutto, invadono, presidiano, occupano, a volte ritornano. RIDERE A proposito, vignetta di Ellekappa sul numero di luglio di «Linus», che è in grado di rassicurare tutti coloro che ostentano di temere con il governo di centrosinistra un giornalismo e una cultura di regime: da un groviglio di linee che sono forse due persone o che è magari una persona sola meditante tra sé e sé, escono due battute, «Il sogno di D'Alema è riunire tutta la sinistra in una casa comune», «E poi buttare la chiave». Sul prediletto mensile «di fumetti e diversità», la geniale Ellekappa fornisca? sistematicamente un «riassunto delle puntate precedenti» per permettere al lettore di non dimenticare quanto è avvenuto e come si è giunti al presente: «I russi vanno a votare indecisi tra democrazia e comunismo, anche perché non hanno mai visto né l'una né l'altro»; «Il rilassante show sponsorizzato dalla Bonomelli in ondaflex dal 21 aprile, condotto da un governo di sogno e un'opposizione che dorme, era atteso da cinquant'anni dai telespettatori come una nanna dal cielo». E con l'etichetta «Seconda Repubblica (!)», la vignetta di Danilo Malamotti fa dialogare tra bandiere rosse e folla manifestante due tipi che levano in alto il pugno chiuso: «Democristiano anche lei?», «Si vede tanto?». Lietta Tornabuoni

Persone citate: Boniver, Bonomelli, Claudio Martelli, D'alema, Danilo Malamotti, De Michelis, Del Turco, Emilio Fede