«Non tradisco, voto per il Presidente»

«Non tradisco, voto per il Presidente» GRACIOV «Non tradisco, voto per il Presidente» MOSCA. L'ex ministro della Difesa, il generale Pavel Graciov, è uscito dal silenzio: interpellato dai giornalisti mentre votava per il ballottaggio delle presidenziali, ha ribadito il suo appoggio al presidente Eltsin, nonostante quest'ultimo l'abbia «licenziato» per far spazio al suo nuovo delfino, Alexander Lebed. «Non modifico le mie posizioni e la mia fedeltà», ha detto Graciov. Dopo il suo licenziamento - insieme ad altri sette generali russi tutti suoi alleati di lunga data - Graciov si era ritirato nella sua casa di campagna fuori Mosca, affermando che si sarebbe preso una vacanza fino al prossimo settembre «lasciando al presidente la decisione sul mio futuro impiego». La dichiarazione che ha rilasciato ieri mattina è il primo commento pubblico dopo la sua deposi¬ zione dal ruolo di ministro della Difesa, lo scorso 18 giugno. Figura fortemente impopolare, ritenuto responsabile della disastrosa conduzione della guerra in Cecenia, accusato di corruzione e sopranjionimato «Pascià Mercedes» per la sua passione per le auto di lusso, Graciov era da mesi nel mirino dei suoi oppositori e si riteneva che Eltsin l'avrebbe sacrificato alla prima occasione per guadagnarsi credito presso gli elettori. Neppure Aleksandr Korzhakov ha «tradito». L'ex capo delle guardie del Cremlino destituto dopo l'avvento di Lebed ha rilasciato a urne aperte una «dichiarazione di voto» in favore di Boris Eltsin. Korzhakov ha precisato di non aver alcun impegno al momento e di non sperare in nessun incarico in futuro. [Agi-Ansa]

Luoghi citati: Cecenia, Mosca