Eltsin una vittoria disperata
Est: Secondo i dati provvisori il padrone del Cremlino ha ottenuto il 54 pei) Eltsin, una vittoria disperata Ma ilpresidente sarebbe stato colpito da ictus MOSCA NOSTRO SERVIZIO Sul futuro di Boris Eltsin, colpito da una misteriosa e probabilmente grave malattia, pesano parecchie incognite, ma - vivo, morto o mezzo morto - è riuscito a raggiungere il suo obiettivo e arrivare in testa con un distacco che rende praticamente impossibile per Ghennadij Ziuganov raggiungerlo. Un distacco però non così alto come i sostenitori del presidente uscente avrebbero sognato. A metà dello spoglio i dati collocano il padrone del Cremlino al 54,4 per cento e il suo avversario al 39,5. Il 6 per cento ha respinto entrambi i candidati barrando la casella «contro tutti». Ma c'è ancora da contare il voto di metà del Paese, inclusa la «cintura rossa» attorno a Mosca, che vota da sempre pc. In Estremo Oriente e in Siberia Eltsin ha vinto praticamente dappertutto, superando di due e più volte lo sfidante comunista: 61 contro 29 in Kamchatka, 52 contro 39 a Vladivostok, 59 contro 34 a Khabarovsk, 5G contro 36 a Krasnojarsk, uno strabiliante 75 a 18 nella lontana Chukotka. Ma più ci si avvicina alle zone industriali della Siberia, più si riduce il distacco e crescono i consensi a Ziuganov. Il leader comunista ha vinto a Kemerovo, terra di minatori e feudo del vice di Ziuganov Tuleev, con il 54 per cento, contro il 40 del presidente uscente, e a Cita (49 contro 41). Tutta ernesta battaglia si è svolta sotto il segno dell'inquietudine per il malessere di Eltsin, clic a quanto pare ha pagato caro la sua superenergica campagna elettorale. Ufficialmente il presidente e in ritiro alla sua dacia di Barvikha per una «laringite». I più arditi del suo entourage osano spingerei fino a una bronchite. Ma le voci che circolano a Mosca parlano di angina pcctoris oppure eh un'emorraggia cerebrale, un mini ictus insomma. Il «Washington Post», citando fonti diplomatiche, ha affermato ieri che Eltsin, notoriamente sofferente di cuore, sia stato colpito stavolta da qualcosa di «ancora più grave». E la Casa Bianca ieri per la prima volta in tutta la lunga storia dei malanni più o meno gravi di zar Boris ha manifestato una palese preoccupazione. Mentre in tutto il mondo si cerca di formulare una diagnosi il paziente di Barvikha vince di alcune lunghezze nei grandi centri urbani: 77 per cento (contro il 18 di Ziuganovl a Mosca, 73 contro 20 nella natia Ekaterinburg. Ma questi brillanti risultati sfumano man mano che ci si sposta verso la campagna e i piccoli centri di provincia. Eltsin ò riuscito però ad avere la meglio in alcune regioni dove al primo turno aveva ceduto il primo posto a Ziuganov. E una prima analisi dimostra che quelle erano zone dove era andato fortissimo il generale Lebed. La maggior parte dell'elettorato dell'opposizione non comunista ha scelto, turandosi il naso, il «male minore»: Eltsin più Lebed. L'affluenza al voto alla fine è stata più alta del previsto: 65 per cento, 4 in meno di due settimane fa. Al Cremlino e nella dacia di Barvikha hanno tirato un sospiro di sollievo. Era stato questo il più grande terrore della squadra di Eltsin. Secondo i calcoli dei sociologi sotto la soglia del 60 per cento cominciava il rischio Ziuganov, i cui elettori sono più arrabbiati e meglio organizzati. Il potere ha teso una rete gigantesca per catturare tutti i voti possibili: seggi alle stazioni, negli aeroporti e perfino sulle spiagge. Entrambi i protagonisti per il momento mantengono il silenzio. Ma Ziuganov si comporta già da sconfitto. Ha cancellato una sua conferenza stampa prevista a tarda sera e il suo braccio destro, Anatolij Lukianov, ha dichiarato che spera che i comunisti perderanno con una buona percentuale. In attesa dei risultati ufficiali sono naturalmente già partite le accuse di brogli e violazioni, tutte commesse dai comunisti: volantini e la «Pravda» con appelli a votare comunista distribuiti il giorno delle elezioni, il presidente (comunista) di un seggio di Vladivostok sorpreso mentre infilava un pacco di schede nell'urna portatile destinata ai malati e agli invalidi che votano a domicilio. Il Procuratore generale ha avviato le indagini e i responsabili rischiano 5 anni di carcere. Anna Zafesova fi / v Snobbato dagli addetti al cerimoniale, e i suoi uomini non possono raggiungerlo in ufficio Il primo ministro «Dice sciocchezze la Costituzione non prevede vicepresidenze»! Monache in fila per votare al monastero di Svyato-Danilov. Sopra, lo sconfitto Ziuganov, a destra Eltsin e (sotto) Aleksandr Solzenicyn ifotoans^reuteri
Luoghi citati: Estremo Oriente, Mosca, Siberia
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