Un festival di suoni ebraici di G. Fer.

Un festival di suoni ebraici Un festival di suoni ebraici Musica klezmer a S. Pietro in Vincoli E' quasi una moda. Da qualche tempo c'è un'attenzione nuova per la musica klezmer: una musica meticcia e al tempo stesso simbolo di appartenenza Appartenenza alla cultura yiddish, alla cultura degli ebrei della diaspora: e in quanto tale, recante in sé i segni di tutte le influenze e di tutte le tradizioni con le quali il popolo d'Israele s'è confrontato nelle sue peregrinar"oni attraverso l'Europa - specie quella orientale - prima, e poi in America. Nella musica klezmer si incontrano così gli echi del folklore europeo accanto ai fermenti del jazz. A quelle sonorità, testimoni di una storia lunga e travagliata, è dedicato il Festival internazionale di musica klezmer, la breve rassegna che prende il via stasera nell'ex cimitero di San Pietro in Vincoli, nei pressi del Balon e del Cottolengo. L'inaugurazione è affidata alla Shpil Klezmer Orchestra di Bruxelles, un trio formato dal fisarmonicista Maurice Le Galois, dal violinista Ulysse Waterlot e dal clarinettista Philippe Leblanc. Domani toccherà al Teatrosfera con uno spettacolo intitolato «Freylekh, il teatro dell'incontro». Venerdì 5 sarà la volta del trio milanese Rhapsodja, mentre sabato 6 si esibirà un quintetto di Trieste, l'Originai Klezmer Ensemble. Domenica, serata finale con un altro gruppo di Bruxelles, il trio Di-Muzikant, in uno spettacolo intitolato «I corvi». Tutti i concerti - organizzati dal Teatrosfera, dall'assessorato alla Cultura e dalla Circoscrizione 7 - s'iniziano alle 21,30 e sono a ingresso gratuito. [g. fer.]

Persone citate: Galois, Klezmer, Philippe Leblanc

Luoghi citati: America, Bruxelles, Europa, Israele, Trieste