Uccisa al semaforo della morte di Grazia Longo

Ragazza investita appena scesa dal bus L'incidente a Collegno, la vittima abitava a Sant'Ambrogio Uidsu al semaforo della morte Ragazza investita appena scesa dal bus «Quello è un semaforo maledetto, non ti dà nemmeno il tempo necessario per arrivare dall'altra parte del corso Francia. Ha già causato un mucchio di morti. E ora anche questa povera ragazza». Chi parla.e sono in tanti qui a Collegno all'angolo tra corso Francia e viale 24 Maggio, è sconvolto. Mentre spiega che cosa ha visto indica il semaforo, e poco più in là, il corpo disteso a terra di una ventenne. E' quello di Sara Trudu, 22 anni, studentessa. Abitava a Sant'Ambrogio, in via Umberto I 71/A. Ieri, poco dopo le 19, è stata travolta da un'auto ed è morta dopo una decina di minuti. Sara era appena scesa dall'autobus 36 proveniente da Rivoli. Voleva attraversare il corso Francia, era diretta alla stazione ferroviaria di Collegno. Da lì avrebbe preso il treno che l'avrebbe riportata a casa, come ogni sera. Ma, forse per la fretta di non perdere il treno, forse un attimo di distrazione, Sara ha preferito non utilizzare le strisce pedonali. Si è incamminata un po' di corsa, a qualche metro di distanza dalle strisce, quasi a centro strada. E' stato un attimo: una «Peugeot 205» l'ha colpita a morte. L'automobile, che si trovava accanto al «36», era appena partita con il verde e non ha fatto in tempo ad evitarla. L'automobilista, Laura Lazzaro, 51 anni, Collegno, corso Antony 27, è ancora sotto choc: «Me la sono ritrovata davanti all'improvviso, ho frenato, ma è stato inutile. Io ero tranquilla, perché ero appena partita con il semaforo verde». Sulle modalità dell'incidente stanno comunque ancora lavorando i vigili urbani di Collegno. Oggi ascolteranno alcuni testimoni che hanno assistito alla scena, per cercare di ricostruirla nei minimi particolari. Ad avvertire la polizia municipale è stata la telefonata di una donna che nel frattempo ha chiamato anche la Croce Rossa. Ma quando l'autoambulanza è arrivata in corso Francia, il cuore di Sara Trudu aveva già cessato di battere. Sul luogo della disgrazia, intanto, si era radunata una folla di curiosi. Sono quasi tutti residenti nella zona, allarmati per l'ennesimo incidente. «Siamo stanchi di questo semaforo troppo rapido - dicono -. Morti e feriti sono quasi all'ordine del giorno». E c'è anche chi non nasconde la disperazione per quanto è appena accaduto. Il corpo di Sara Trudu ò stato sbalzato in aria di qualche metro, l'urto con l'autovettura è stato molto violento. «Il tonfo sull'asfalto è stato terribile - raccontano alcuni passanti -. Un rumore sordo, ma molto intenso. E' stato davvero terribile: siamo stati vicini a quella poverina fino all'ultimo. Per un po' le batteva ancora il cuore, poi più niente. Ed è stata un po' la fine anche per noi che, in fondo, nemmeno la conoscevamo». Grazia Longo A sinistra, il luogo dell'incidente. Sopra, Sara Trudu, la vittima

Persone citate: Laura Lazzaro, Sara Trudu

Luoghi citati: Collegno, Rivoli