Introvabile pesce d'agosto

Scattato il piano ferie già si fanno i conti per il mese più difficile Scattato il piano ferie già si fanno i conti per il mese più difficile Introvabile pesce d'agosto Chiuso il 75% dei negozi specializzati Quasi il 75 per cento di pescherie e commestibili chiusi (il doppio rispetto al primo turno di luglio), seguiti dal 68 per cento dello macellerie, dal 67 per cento di latterie e panetterie, dal 61 per cento dei supermercati. Sarà invece aperto circa il 30 per cento dei bar e il 35 per cento dei ristoranti. E' la fotografia degli esercizi pubblici e dei negozi, «scattata» dal Comune per il prossimo mese di agosto, quando si pensa che la città diventi vuota. Un identikit disegnato nel tentativo di evitare che si riproponga, come ogni anno, «serranda selvaggia». Ossia la chiusura di un numero eccessivo di negozi, supermercati e centri commerciali nel «cruciale» mese del «tutti ai monti, al mare, nelle isole, all'estero». E sperando che questa mappa consenta a chi resta di non ripercorrere il «calvario» d'estate alla ricerca di un negozio, di questo o quel servizio, inevitabilmente «chiusi per ferie». La tendenza degli ultimi due anni dimostra però che le cose vanno migliorando. Anche in termini consistenti se il raffronto è valutato in base alle infrazioni (ossia alle chiusure non in periodo concordato con il Comune) verificate dai vigili urbani: infatti se nel 1994 le multe sono state complessivamente 303, la scorsa estate sono scese drasticamente a 155, po- co più della metà, a dimostrazione che man mano i commercianti, pur rivendicando, come sempre, il loro diritto a chiudere ed a riposarsi almeno qualche giorno nel periodo del cosiddetto «solleone», tuttavia si stanno convincendo a rispettare maggiormente le regole. «Del resto - dicono gli addetti ai controlli - l'accordo comuneesercenti è stato ratificato da oltre due mesi. E in questi 60 giorni chi ha voluto apportare correzioni al calendario delle proprie ferie l'ha potuto fare. Ovviamente nel limite del possibile, garantendo quel minimo vitale di aperture che permetteranno a chi non lascerà Torino di trovare commestibili, bar e servizi ancora in attività, anche tra fine luglio e la settimana di Ferragosto». Il record delle chiusure per i commestibili, stando al prospetto diffuso dal Centro elaborazione dati del Comune, spetta ai commercianti del Centro con 112 negozi chiusi, pari al 77,24% dell'esistente, superato in percentuale dalla circoscrizone 7 che comprende Aurora, Vanchiglia e Madonna del Pilone, però con meno negozi (e quelli chiusi sono soltanto 73). Il maggior numero di esercizi pubblici a serrande abbassate, sempre nei giorni «caldi» che vanno sino al 20 agosto, si trova ancora nel quartiere numero uno (Centro-Crocetta) che con i suoi 458 bar e 197 ristoranti chiusi fa la parte del leone rispetto al resto della città, seguito (ma a distanza) da San Paolo con i suoi 251 bar e 88 ristoranti con le saracinesche abbassate proprio in questa fase calda delle vacanze. Giuseppe Sangiorgio Centro e Crocetta sono le zone dove sarà più arduo trovare le serrande alzate (anche di bar e ristoranti). HIT PARADE DELLE CHIUSURE VANCHIGUA Commestibili^J[7£66% SANSALVARlO Latterie. 79,17%' NIZZA-LINGOTTO Macellerie 77,78% SANTA RITA Panetterie 70,59% SAN DONATO Pescherie 80,00% MIRAFIORISUD Commestibili 62,50% SAN PAOLO Bar 72,50% CENTRO Ristoranti 70,36% VALLETTE Commestibili 72,48% BARRiERA MILANO Bar 71,37%

Persone citate: Giuseppe Sangiorgio

Luoghi citati: San Paolo, Torino