C'è un supertestimone: ha visto l'assassino

Fu aggredita nella piccola cucina ma il ladro non trovò i soldi La donna viveva sola in via Boccardo, venne colpita da un «balordo» che cercava la pensione C'è un supertestimone; ha visto l'assassino Svolta nelle indagini sulla pensionata massacrata in casa C'è una pista che potrebbe portare all'identificazione dell'assassino di Lucia Ughetto, la pensionata di 76 anni, uccisa a maggio nel suo alloggio, in via Boccardo 24 bis. Due mesi di serrate indagini: gli uomini del vicequestore Claudio Cracovia, dirigente la sezione omicidi, hanno scoperto un testimone, una persone che ha visto l'omicida. Ora, sul ricordo di questo testimone, gli uomini della polizia scientifica stanno disegnando un identikit: il volto dell'assassino. La conferma viene dagli stessi inquirenti: «Sì, siamo ad una svolta delle indagini». Il supertestimone? «Una persone che abita in un palazzo di via Boccardo». Di più nessuno vuol dire. Il testimone parla di un «balordo», un ragazzo sui 25 anni, che ha visto «girare quel pomeriggio». Il suo racconto ha trovato riscontro in altre testimonianze raccolte nei primi giorni di indagini. Particolari che, messi assieme, potrebbero portare alla soluzione del caso. E tutto conferma le prime ipotesi. La donna avvicinata da un balordo che voleva derubarla. Lei ha reagito, con coraggio. E quel giovane l'ha massacrata di botte. Un'aggressione vigliacca: Lucia Ughetto era appena uscita dall'ospedale e un male alle gambe le rendeva difficile camminare. E' stata aggredita nel cucinino, davanti al lavandi¬ no, al fornello del gas. Poi è stata trascinata nell'ingresso, nel bagno. E abbandonata, agonizzante. Il ladro ha messo sossopra l'alloggio, la cucina, la camera da letto. Ma non ha trovato il denaro, la pensione, che la nipote aveva consegnato il giorno prima alla Ughetto. Quei soldi, due milioni in contanti, erano nascosti in una scatola da scarpe, posto su un ripiano dell'armadio della camera da letto. L'assassino ha rovistato ovunque, ma non li ha trovati. Ed è fuggito, accostando la porta dell'alloggio, al piano rialzato. In quell'appartamento, due stanze, 34 metri quadrati, un balcone che si affaccia su un piccolo cortile in cemento, l'assassino forse ha già lasciato una traccia. Gli uomini della scientifica avevano rilevato un pezzo di impronta. Un frammento, che da solo non poteva portare ad una sicura identificazione. Ora c'è chi lo ha visto e ricorda il suo volto. E la tecnologia aiuta le indagini. Sul computer della scientifica si delinea un volto, gli occlù, i capelli, il naso. Ancora il dottor Cracovia: «Un giovane, 25-30 anni. L'assassino della signorina Lucia. Un balordo. Forse un tossicodipendente che gira nel quartiere e che quel giorno cercava una manciata di soldi per pagare la dose quotidiana di eroina». [e. mas.] Fu aggredita nella piccola cucina ma il ladro non trovò i soldi L'assassino di Lucia Ughetto forse è un tossicodipendente

Persone citate: Claudio Cracovia, Lucia Ughetto, Ughetto

Luoghi citati: Cracovia