E nella cupola della Sindone spunta il paradiso

E nella cupola della Sindone spunta il paradiso Un affresco finora ignoto all'interno del Duomo che verrà valorizzato con una apposita illuminazione E nella cupola della Sindone spunta il paradiso / restauratori hanno riscoperto «Il Trionfo dello Spirito Santo» Un angolo di «Paradiso» è apparso sulla cupola della Cappella della Sindone: coppie d'angioletti che s'abbracciano o si guardano fanno capolino ogni due finestre. Sulla volta raggi di luce hanno vinto la coltre bigia che li celava. Il «miracolo» è frutto del lavoro dei restauratori che hanno rintracciato il «Trionfo dello Spirito Santo». E' un affresco che Paola Astrua, direttrice della Galleria Sabauda, definisce «molto importante, perché finora ignoto e mai studiato». La cupola venne finita fra il 1657 e il 1668. «Ma è prematuro - avverte Astrua - dire se l'affresco è coevo. Lo verificheremo». E' uno dei «segreti» della cupola di Guarini. ({Abbiamo intuito la presenza di quei putti angelici spiega Franco Ormezzano, direttore della sovrintendenza ai Beni architettonici - solo quando abbiamo smontato la raggerà dorata in legno che funge da aureola alla colomba dello Spirito Santo, sospesa alla cupola. Il restauro dell'intonaco ha evidenziato due strati di vernice. Il più recente, marrone, era sovrapposto a uno giallo, sotto il quale traspariva l'affresco. Anche le finestre hanno rivelato contorni d'oro». Il tutto verrà recuperato e valorizzato. «La cupola - spiega Ormezzano - tornerà ad essere un cielo azzurro con nuvolette». L'Enel predisporrà un'illuminazione calibrata per restituire l'effetto ottico originario: quando il visitatore, entrato in Duomo, vedeva fin dall'ingresso l'urna della Sindone. Sfolgorava sulle strutture dorate dell'altare, che si stagliavano sul marmo, scurito con cere bigie, tirate a lucido. «Una regia nota Ormezzano - spezzata a metà Ottocento dalla vetrata che divide il Duomo dalla cappella. Non l'aboliremo, ma la restaureremo dotandola di vetri in grado di restituire in parte la visione ideata da Guarini». [m. hip.] Coppie di angioletti su un cielo azzurro si affacciano ogni due finestre nella volta

Persone citate: Astrua, Franco Ormezzano, Guarini, Ormezzano, Paola Astrua