Krajicek un martello

Wìmbledon: il gigante olandese elimina Stich Wìmbledon: il gigante olandese elimina Stich Krqjicek, un martello E Sampras riscuote da Pioline LONDRA. Il tennis su erba è fatto di attimi. Più che il giorno bisogna carpire il mezzo minuto, la frazione di secondo. Nel cogliere il momento Pete Sampras è di un'abilità quasi mefistofelica: quando occorre, il numero uno del mondo sa trasformarsi da artista in artigiano, burocratizzare la magia. Come ieri, nel match contro Cédric Pioline: il francese sbaglia un game di servizio per set e Pete è lì a riscuotere, implacabile e puntuale come un doganiere. E nei rarissimi momenti di pericolo piazza sempre un ace, un passante vincente. «E' l'unica tattica possibile su questi campi - conferma Riccardino Krajicek - bisogna rimanere concentrati, servire bene e rispondere meglio, sfruttare le poche occasioni». L'olandese più fragile del mondo, bovinamente escluso dalle teste di serie, contro Stich, re a Wimbledon nel '91, predica e razzola bene. Serve come un martello e per una volta è lui, concentratissimo, a rispondere meglio, sorprendendo il tedesco. Un match luminoso, costruito da due battitori fenomenali che sono anche talenti purissimi, capaci di edificare spettacolo su ogni superficie, come dimostrano quest'anno le finali di Stich sul rosso di Parigi e di Krajicek a Roma. Tanto che verrebbe voglia di inventarsi un'erba rossiccia, una terra vegetale, dotarla insomma di un tappeto né troppo lento né troppo veloce, ideale per i loro violenti ricami. Sui prati si godono solo frammenti di grande gioco, ma è già molto, in questo tennis a ciclo continuo, dove i pochi talenti rischiano di sbriciolarsi ogni giorno per colpa degli infortuni: Krajicek ne ha avuto la carriera massacrata, l'ottimo Stich di quest'anno è reduce da otto mesi di stop, il prodigioso Henman ha perso l'uitero 1993 per colpa di una caviglia piegata. Una carriera si costruisce o si distrugge, ormai, negli interstizi di salute fra una distorsione e uno stiramento, così vengono i brividi nel vedere Sampras che, dopo uno sprint troppo impulsivo, saltella come un macaco nell'aria per evitare seggiolini e raccattapalle. Anche Alexander Radulescu, il mister nessuno della parte bassa del tabellone, ha un conto aperto con la sfortuna. Nato a Bucarest 21 anni fa, il numero 91 del mondo che ha demolito l'altro cameade Godwin, nell'89 è emigrato in Germania, patria della nonna, «perché a Bucarest dovevo alzarmi alle 5 di mattina, per allenarmi in un campo da dividere con altri nove ragazzi». Negli ultimi due anni è incappato «in tutti i possibili infortuni», fino a quando ha trovato l'uomo dalle mani d'oro, il fisioterapista Dantzer. Ogni due o tre tornei torna da lui a farsi aggiustare, come un analizzato dipende da quelle cure continue. Da juniores in Romania era chiuso da giovani più promettenti, ora Radulescu il bombardiere - 101 ace fino a ieri, 9 in più di Ivanisevic lo vorrebbe in Coppa Davis anche Ilie Nastase, l'ultimo romeno capace di arrivare in finale qui - nel '72 e nel '76 - che nel frattempo si è dato alla politica, e dopo essere stato trombato come sindaco di Bucarest cercherà di farsi eleggere senatore. La dolce Kimiko Date, numero 13, che ha estenuato la potente ma decerebrata Pierce, è invece la prima semifinalista giapponese nella storia di Wimbledon. Domani incontrerà Steffi Graf, che ha disintegrato la Novotna, mentre la Sanchez attende la sorprendente americana McGrath. I più balzani quarti maschili nell'era professionistica di Wimbledon, con solo tre teste di serie, sono invece in programma oggi con questi accoppiamenti: Sampras-Krajicek, Ivanisevic-Stoltenberg, HenmanMartin, Washington-Radulescu. Stefano Se me raro Uomini (ottavi): Sampras-Pioline 6- 4, 6-4, 6-2; Krajicek-Stich 6-4, 76, 6-4; Martin-Johansson 3-6, 6-3, 7- 5, 6-2; Washington-Haarhuis 63, 6-4, 6-2; Radulescu-Godwin 6-3, 6-0, 6-4; donne (quarti): Graf-Novotna 6-3, 6-2; Date-Pierce 3-6, 63, 6-1; Sanchez-Wiesner 6-4, 6-2; McGrath-Fernandez 6-3 6-1 Pete Sampras, numero uno del tennis mondiale, in azione negli ottavi contro il francese Cedric Pioline: l'americano ha saputo sfruttare alla perfezione i pochi errori del rivale e l'ha battuto in tre set

Luoghi citati: Bucarest, Germania, Londra, Parigi, Roma, Romania, Washington