Agnelli: a Silverstone per la riscossa Ferrari di R. M.

Agnelli: a Silverstone per la riscossa Ferrari FORMULA 1 L'Avvocato incita Schumi (oggi a Monza) Agnelli: a Silverstone per la riscossa Ferrari MONZA. Mentre la Ferrari viveva una travagliata giornata di prove nell'autodromo nazionale (stavolta a causa della pioggia), Giovanni Agnelli a Roma, dove ha partecipato a una tavola rotonda sull'Unione monetaria, stemperava le delusioni degli ultimi giorni. Dopo l'ennesimo insuccesso in Francia, l'Avvocato si è augurato che a Maranello ritorni un po' di serenità. Avvicinato dai cronisti, il presidente onorario della Fiat, tra le altre cose, ha fatto anche qualche battuta in maleria di FI: «Credo che andrò a Silverstone il prossimo 14 luglio. Fino ad allora non vedrò più la squadra e spero che ci sia un po' più di buonumore di quanto non ce ne sia adesso». La colpa è tutta di Jean Todt, il responsabile della gestione sportiva?, è stato chiesto. «In Italia - ha risposto Agnelli - la colpa è sempre di qualcuno: Todt, Sacchi o qualcun altro». La squadra-test, intanto, era arrivata a Monza con l'obiettivo di macinare chilometri ma ò stata frenata dal maltempo. Alla fine Nicola Larini ha compiuto in tutto 24 giri, dei quali solo 15 con l'asfalto asciutto, miglior tempo in l'29"8, rilevazione poco indicativa in quanto il pilota-collaudatore toscano ha usato la vettura con il vecchio musetto basso, provando por la prima volta un inedito cambio a 7 marce e una nuova sospensione posteriore che dovrebbe essere adottata quando sarà completata l'aerodinamica posteriore modificata della F310. Alcuni contrattempi hanno anche costretto il toscano a soste forzate. Larini, durante le pause, ha difeso Todt: «Il boss del team non ha colpe per quanto è successo a Magny Cours. Finora ha cercato di mettere insieme una squadra valida e si è battuto per avere un campione come Schumacher. E' riuscito a preparare un cocktail che potrà far vincere il Mondiale alla Ferrari. A volte per cercare di ottenere delle prestazioni si trascurano alcuni dettagli che purtroppo in alcune occasioni ti fanno l'are la fine fatta domenica scorsa in Francia. Ma intorno a Maranello c'è sempre una grande pressione che porta a ingigantire ogni difficoltà». In pista, oltre alla Ferrari, ieri c'era anche la Sauber che, con Heinz Harald Frentzen, al volante, ha effettuato 14 giri con il miglior tempo della giornata in l'28"6 (234,447 di media) utilizzando un motore V10 Ford dotato di nuovi scarichi. Da stamane sulla Ferrari ci sarà Schumacher che fra l'altro avrà anche il compito di far debuttare per la prima volta l'ultima evoluzione del motore 10 cilindri, che dovrebbe poi essere utilizzato - fra un mese circa - a Hockenheim. [r. m.]