«Chi inquina pagherà» di S. 1.

«Chi inquina pagherà» «Chi inquina pagherà» Tassa ecologica sulle aziende LE NOVITÀ' DELLA MANOVRA CROMA HI inquina paga: il '97 porterà pesanti tasse ecologiche. Viene alla luce una delle principali novità della legge finanziaria per il prossimo anno. A rivelarla è il ministro per l'Ambiente, Edo Ronchi. La sua idea è di nuove imposte «nazionali e regionali» con un gettito assai alto, 4000 miliardi. Non è detto che il governo guidato da Romano Prodi la accetti per intero. Ma l'intenzione di agire in quel settore c'è, ed è confermata dal ministro delle Finanze. Visco ha già detto più volte di voler «usare la leva fiscale a tutela dell'ambiente». Il governo, come si sa, per mantenere mvariata la pressione tributaria nel '97 dovrà trovare 9500 miliardi in sostituzione di una tantum, condoni e così via. La cifra e tutta da trovare. Nel «documento di programmazione '97-99» c'è scritto che il fisco sarà chiamato a «contribuire alla tutela ambientale con interventi correttivi» in una logica di mercato. Ovvero, se impedire di inquinare non si può, si cercherà di renderlo più costoso. Il concetto di «modificare il quadro delle convenienze» non esclude d'altra parte incentivi alle tecnologie più pulite. Visco pensava soprattutto a nuovi tributi molto decentrati, affidati alle Province e ai Comuni. Si parlava anche di una revisione dell'attuale tassa comunale sui rifiuti solidi urbani (che non scoraggia nulla, perché è legata a parametri indipendenti dall'effettiva produzione di immondizie). La legge finanziaria '96 ha istituito una imposta sulle discariche, però con una aliquota inferiore a quella originariamente proposta dal governo Dini. Ronchi sogna un intervento in grande stile che dovrebbe essere destinato per due terzi a riduzione del deficit e «per un terzo a creare occupazione in campo ambientale». Nella manovra '97 non saranno invece toccate le pensioni, conferma intanto il ministro del Lavoro Tiziano Trcu. Nei corso del mese di luglio il governo spera di presentare alcune delle principali leggi-delega collegate alla legge finziaria: riforma e semplificazione fiscale, riordino e decentramento della pubblica amministrazione, riforma del bilancio dello Stato. Il via libera dovrebbe venire dalle mozioni con cui Camera e Senato approveranno il «documento di programmazione» probabilmente il 17 o il 18 prossimi. Frattanto hanno suscitato qualche preoccupazione nel governo le richieste di modifica alla «manovra correttiva» presentate dalla maggioranza alla commissione Bilancio del Senato. In una riunione governo-maggioranza ieri a palazzo Madama il sottosegretario al Tesoro Piero Giarda ha fatto del suo meglio per limitare i rischi; si è raggiunto un accordo per «pochi» emendamenti, che tra l'altro elimineranno alcuni tagli di fondi per incentivi alla piccola industria, ridùnensioneranno il taglio alla cosiddetta fiscalizzazione e chiariranno il senso delle disposizioni sul prezzo dei farmaci. La questione più controversa è il censimento degli invalidi per scoprire quelli finti. Ogni innovazione in materia si scontra con forti interessi costituiti. Si è dovuto tener conto della protesta dei medici di famiglia che non vogliono la responsabilità della certificazione né rischi penali. Sostenendo che così com'era scritta la norma non avrebbe funzionato, si è escogitata una formula di «autocertificazione» da applicare con tempi più lunghi. [s. 1.]

Persone citate: Dini, Edo Ronchi, Piero Giarda, Romano Prodi, Tiziano Trcu, Visco