Lo Stato ringrazi l'invalido abbandonato; vulcani e virus causano il Male

Lo Stato ringrazi l'invalido abbandonato; vulcani e virus causano il Male AL GIORNALE Lo Stato ringrazi l'invalido abbandonato; vulcani e virus causano il Male Poliomielite, problema solo «interpretativo» Ventidue aprile 1993: mi è riconosciuto l'assegno di accompagnamento per invalidità civile al 100%. Negli Anni 1994-95 c'è lo scandalo delle invalidità civili fasulle. Nell'aprile 1996 c'è stata la revisione dell'assegno di accompagnamento con revoca dello stesso. Questo è quanto mi è successo. Giusto o sbagliato? Vedete voi! Sono affetto da esiti di poliomielite che ha provocato paralisi degli arti inferiori per la quale cammino con tutore e stampelle. Mi spetta o no questa remunerazione? Gli esperti medici, da me consultati, dicono che io sono un problema interpretativo: fisicamente ho diritto, ma dispongo di una parziale autosufficienza per l'uso degli arti superiori (riesco a farmi la barba e mangiare da solo, guido l'auto con patente speciale che non è incompatibile con indennità di tipo economico come già verificato al ministero competente). Autosufficienza che si vanifica fuori dalle mura domestiche per barriere architettoniche ed impossibilità a svolgere azioni banali come il trasporto di pesi minimi. L'assegno di accompagnamento a cosa serve? Perché una commissione medica nel 1993 me lo riconobbe ed un'altra, nel 1996, me lo nega? Essendo il problema interpretativo, forse sono caduto nella commissione del giorno sbagliato? Forse lo scandalo delle invalidità ha creato la sindrome della firma, come dice il ministro Di Pietro, condizionando in questi casi le valutazioni mediche? Si può pensare che una persona avendo contratto la poliomielite al 100% reale ne abbia diritto solo per quello che la storia ci racconta? La ricerca aveva portato all'uso, nel 1953, del vaccino del dr. Salk che dava una sicurezza accertata del 70%. Nei Paesi dell'Est già nel 1957 comincia¬ vano le vaccinazioni di massa col metodo sicuro del dr. Sabin ed in poco tempo la malattia fu debellata. In Italia solo nel 1966 fu resa obbligatoria e nel 1958 io, forse, pagai l'errore di questo ritardo non mio. Diffidenza, incompetenza oppure speculazione economica dei centri di ricerca? Certi medici senza scrupoli, con operazioni al midollo spinale e farmacologia varia, forse con complicità politica? Italia 1996: i nostri politici, Maastricht, debito pubblico, gli industriali, competitività più mercato, artigiani e commercianti, rivolta fiscale. Io spero, col ritiro del mio assegno, di contribuire al risanamento delle finanze. Almeno mandatemi un biglietto con su scritto grazie. Francesco Franceschi Susegana (Tv) Religioni di fronte alla natura terribile Molto bello il mondo tolemaico e medioevale nel quale vive il signor Giovanni Migliore di Siracusa (La Stampa, 19 giugno): manca solo Torquemada e la Santa Inquisizione. Chissà forse il bel libro Cosmo (Mondadori, 1981) dell'astronomo Cari Sagan riuscirebbe a fargli scoprire in quale magnifico e sconfinato universo di miliardi di galassie gli è capitato di vivere e dove pare che i nostri miti antropocentrici non abbiano alcun credito. Su questo pianeta oltre alla bellezza e alla gioia della conoscenza, esiste anche la sofferenza per tutti i viventi. Tra le cause del «cosiddetto male»: le guerre che gli uomini combattono da sempre tra di loro; i virus ed i batteri causa delle micidiali pandemie planetarie; l'esplosione dei vulcani; i terremoti, i tornadi, i tifoni; gli esseri che nascono mostruosi e deformi per un difetto genetico; gli asteroidi che ogni tanto piombano sul nostro pianeta provocando l'estinzione di molte specie viventi. Di fronte agli aspetti terribili della natura meglio non ricorrere alle tre religioni semitiche, ma all'insegnamento del Buddha, l'Illuminato d'Oriente, che mai parlò di un ipotetico Dio. Francesco Avandero, Torino I novantanni di padre Rovasenda 190 anni di padre Enrico di Rovasenda/ sono un lungo vasto alto e profondo viaggio/ e sono un attimo:/ come l'affacciarsi a un finestrino/ di un treno in corsa./ Non temo di offendere l'umiltà/ di questo uomo di Dio/ e di Domenico santo,/ perché padre Enrico sa,/ sa benissimo che solo/ «Deus, solo Deus scit»./ Caratteristica di questo nostro padre/ è la scienza sacra e profana/ frutto di onesta ricerca./ Come il confratello Tommaso l'Aquinate,/ Rovasenda parte sempre dal dubbio:/ «An Deus sit»;/ «Se, se avessero ascoltato il Savonarola,/ forse, forse la Chiesa non avrebbe perduto/ quello che ha perso»./ Grazie, nostro padre Enrico/ e Deo, Deo, Deo gratias!/ E possa tu continuare ad arricchire/ di Dio e dei suoi uomini/ la nostra Chiesa Madre Maestra/ in santa Maria di Castello. Turi Auteri, Genova Prete ex operaio metalmeccanico La Commissione sia indipendente Nei commenti all'intervista che Mario Monti ha rilasciato il 28 giugno non è stato messo in luce un aspetto istituzionale non secondario. Né Monti come commissario Ue né Prodi come presidente del Consiglio avrebbero dovuto dar luogo ad una discussione che ha tutta l'aria di essere molto inter-italiana. La Commissione e i suoi componenti dovrebbero ispirarsi ad una severa indipendenza e nutrire preoccupazioni sovrannazionali. I commissari, anche se di fatto nominati dai governi, non sono, e soprattutto non dovrebbero parlare quali loro rappresentanti (e tanto meno antagonisti) e neppure agire per tutelare interessi o far prevalere obiettivi di questo o quel Paese, ma sempre ubbidendo a una visione federalista: una volta tanto l'aggettivo può essere impiegato a proposito. Passi in avanti sono stati fatti. Il Parlamento europeo è chiamato a esprimere un voto di approvazione o meno circa il presidente e gli altri membri della Commissione, ma è pur vero che sono i governi a nominare la Commissione e la procedura ibrida origina ambiguità di ruoli. E' augurabile che la revisione in corso del Trattato sfoci in radicali modifiche. La Commissione si compone di venti membri. Ciascuno Stato ne ha almeno uno e i grandi vogliono salvare il privilegio di disporne di due. In questa babele ciascuno può essere portato a farsi portavoce delle impostazioni caldeggiate dalla parte nazionale alla quale deve la designazione. E' fondamentale, insomma, la dénationalisation della Commissione. Sir Leon Brittan ha lanciato un'idea provocatoria: dieci portafogli sono più che sufficienti a coprire le responsabilità alle quali far fronte. Un tale organo dovrebbe essere insediato dopo l'approvazione congiunta del Parlamento e del Consiglio. Fin da ora il commissario Mario Monti potrebbe occuparsi meno dell'Italia e Romano Prodi non dovrebbe considerarlo commissario del suo governo. Del resto ciò è esatto anche stando ai fatti. Roberto Barzanti, Siena Parlamentare europeo La Storia ha pagine che non si cancellano Appartengo alla vecchia generazione di una famiglia chiaramente antifascista e, a maggior ragione, desidero affermare di esser stato favorevolmente colpito dalla osservazione storica, obiettiva ed inconfutabile, fatta dal nostro Presidente della Repubblica in Spagna. Non è stata infatti scelta di poco conto la decisione spa gnola di non partecipare alla guerra nazi-fascista del '39/40 Inoltre non è stata realtà di poco conto l'assistenza data dalla Spagna a molti ebrei persegui tati dal nazi-fascismo ed a par tigiani francesi. La Storia non può cancellare arbitrariamente pagine di ri lievo e di segno positivo, da chiunque esse sian state scritte. Secondo Guaschmo Casale Monferrato (Alessandria)