«No all'eutanasia legale» di R. Cri.
«Pecorella teste d'accuso» Dopo le proteste di medici e movimenti, la Corte suprema esamina il caso «No all'eutanasia legale» In Australia un ricorso blocca la norma CANBERRA. e' entrata in vigore oggi, ma solo sulla carta, la legge che permette l'eutanasia nello Stato del Territorio del Nord, in Australia. Un ricorso presentato dai movimenti per la vita ha infatti bloccato la sua applicabilità. La Corte Suprema statale riunita a Darwin ha annunciato per oggi una decisione, ma molti si aspettano che il caso venga trasmesso all'Alta Corte innescando una procedura che potrebbe durare anni. A Darwm malati terminali provenienti da tutto il continente sono da tempo in fila per avere accesso alla dolce morte. Per l'associazione per l'eutanasia volontaria la legge è resa inapplicabile dal requisito che la domanda sia approvata anche da uno specialista residente nello Stato: con soli 200 mila abitanti ha pochissimi specialisti e nessun oncologo. Ieri la Corte suprema ha iniziato a esaminare D ricorso contro la legge presentato dall'Associazione dei medici, dalle Chiese cristiane e da un gruppo di aborigeni. E il Parlamento nazionale sta per discutere una proposta di legge federale che abrogherebbe quella dello Stato: finché non si giungerà al voto i medici che eseguono l'eutanasia rischiano comunque l'imputatazione di omicidio. La controversa legge consente ai medici di aiutare pazienti allo stadio terminale a uccidersi, usando pillole o iniezioni che prima addormentano la persona e poi le danno la morte. La richiesta del paziente deve essere controfirmata da tre medici, tra cui uno spe¬ cialista e uno psicologo. Il metodo preferito dai candidati in attesa sembra essere un sistema computerizzato, messo a punto dal medico Pbillip Nitschke. Il paziente può azionare un computer che lo guida attraverso una serie di domande, l'ultima delle quali è: «Se premi "sì" riceverai un'iniezione letale entro 30 secondi e morirai. Desideri procedere?». Il primo candidato a sperimentarlo potrebbe essere Max Bell, 65 anni, ex tassista: soffre di cancro allo stomaco ed è arrivato a Darwin il mese scorso dalla remota Broken Hill, nel Nuovo Galles del Sud, per addormentarsi per sempre. Ha detto: «Con un cancro addosso sei un morto che cammina, che c'è di male se mi stendo su un letto e mi aiutano ad andarmene?», [r. cri.]
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