Eltsin riappare il giallo si complica di Anna Zafesova

Allarme alla vigilia del ballottaggio. Ziuganov: «Si indaghi sulla sua salute» Allarme alla vigilia del ballottaggio. Ziuganov: «Si indaghi sulla sua salute» Eltsin riappare, il giallo si complica Parla in tv col premier: terreo, ma con voce normale MOSCA NOSTRO SERVIZIO Dopo 48 ore di assenza Boris Eltsin è riapparso ieri in tv per chiamare gli elettori alle urne. Una mossa per tranquillizzare i russi dopo l'improvvisa «laringite» che l'ha allontanato dalla scena elettorale a pochi giorni dal voto. Ma, invece di dissipare le inquietudini, la resurrezione di zar Boris ha fatto nascere nuove voci attorno al giallo della malattia del Presidente. A quanto pare, Eltsin non ha avuto problemi con la laringe. La sua voce ieri, mentre chiedeva di votare per la nuova Russia, non era né rauca, né incrinata. Monotona e inespressiva, questo sì. Il Presidente era pallido, con la faccia gonfia che sembrava una maschera, immobile, ingessato. Era seduto dietro una piccola scrivania scura, in un ambiente di modeste dimensioni che non era sicuramente il Cremlino. Dunque, ieri Eltsin non ha avuto abbastanza forze per tornare a Mosca ed è rimasto in dacia. E sempre lì ha ricevuto poi il premier Viktor Cernomyrdin, che gli ha raccontato della sua partecipazione al G7 di Lione. La televisione russa ha trasmesso una parte del dialogo, con un Cernomyrdin insolitamente nervoso che continuava a ripetere: «Tutto a posto, Boris Nikolaevich, l'incontro è andato benissimo, Boris Nikolaevich». Il quale ha ascoltato in silenzio, limitandosi a chiedere se Cernomyrdin aveva avuto l'impressione che il G7 stesse ormai diventando un G8 con la Russia compresa («Sì, certo, Boris Nikolaevich»). Poi ha troncato il premier e ha annunciato che «l'importante ora sono le elezioni». Una scena che doveva dimostrare che Eltsin tiene in mano le redini del potere, ma che ha lasciato invece un'impressione penosa. Cernomyrdin sembrava piuttosto in visita a un parente malato. In seguito ha detto che Eltsin è in ottima forma e che gli ha stretto la mano con tanta forza che «per poco non me la strappava». Ma il coordinatore della campagna elettorale del leader russo, Serghej Filatov, ha lasciato capire che le cose non stanno poi così bene. Alla domanda se è vero che il Presidente è stato colpito da un attacco di stenocardia, ha risposto sibillino: «Vi ho detto quello che so e basta». E fonti vicine alla squadra elettorale di Eltsin affermano che il Presidente soffre dei postumi della sua massacrante campagna elettorale. Secondo varie indiscrezioni, il 65enne leader russo è riuscito a reggerla solo grazie a farmaci pesanti e stimolanti. Un suo collaboratore che ha voluto rimanere anonimo ha raccontato che tutti gli appuntamenti e le apparizioni del Presidente non duravano più di una dozzina di minuti, dopo di che veniva trascinato dietro le quinte e ricaricato di medicinali per bloccare l'aritmia cardiaca. Un meccani¬ smo che si è incrinato già alla vigilia delle elezioni, il 14 giugno, quando Eltsin avrebbe avuto un collasso dopo il suo ultimo comizio a Ekaterinburg. Ghennadij Ziuganov ieri non ha perso l'occasione di tornare ad accusare il suo avversario di non essere in grado di governare e ha chiesto che una commissione rilasci subito un referto sulle condizioni di Eltsin alla vigilia delle elezioni. Ma quello che inquieta tutti, comunisti e democratici, è soprattutto il comportamento del «Bonaparte del Cremlino», Alexandr Lebed, che non a caso ha appena chiesto di diventare vicepresidente. Anna Zafesova ^^^E <4H Boris Eltsin durante il colloquio con il premier Viktor Cernomyrdin avvenuto nella sua dacia e trasmesso dalla tv e nella versione-marionetta, vestito da ferroviere

Luoghi citati: Lione, Mosca, Russia