Speaker poliglotti per forza di Gian Antonio Orighi

Speaker poliglotti per forza Speaker poliglotti per forza Hanno imparato anche il basco E' una resa alle minacce dell'Età MADRID. Per la prima volta negli 83 anni della sua storia, gli speakers ufficiali del Tour, gelosissimi difensori finora dell'uso del francese come unica lingua della corsa, nei Paesi Bassi hanno annunciato anche in olandese partenze, arrivi, classifiche e vincitori. E poi, a seconda di dove si svolgeranno le tappe, lo faranno in basco, in spagnolo e in italiano. Le ragioni di tale decisione senza precedenti non hanno nulla a che a fare con la l'ine dello sciovinismo linguistico dei francesi. Leblanc, direttore del Tour ed ex gregario di Anquetil, ha ceduto al ricatto dell'organizzazione indipendentista basco-spagnola Età, che aveva minacciato attentati sia contro i corridori sia contro l'organizzazione della corsa se, durante le tappe del Tour in Navarro e Paesi Baschi (la ArgelesGazost-Pamplona del 17 luglio e la Pamplona-Hendaya del 18) non venisse usato anche l'euskara, la millenaria lingua basca. Le minacce dei terroristi, ormai rientrate, erano molto serie. Nel '92, quando il Tour cominciò a San Sebastiano, bruciarono con bottiglie molotov quattro auto di «Antenne 2» e di «Channel 4» ed altre quattro dell'organizzazione. Recentemente hanno fatto scoppiare a San Sebastiano quattro bombe contro i locali sponsor del Tour, provocando seri danni. Poi, sui muri di Pamplona, sono comparse scritte sinistre: «Tourak, Goma-2». E la «Goma-2» è l'esplosivo preferito da Età. Ma Leblanc, che martedì scorso aveva pubblicamente rimproverato Indurain perché si rifiuta di imparare il francese («Lascerei senza lavoro il mio interprete», gli aveva risposto beffardo il navarro), ha parato lo smacco con ima «compensazione». Dopo aver fatto gli annunci ufficiali anche in olandese a Hertogenbosh, gli speakers li faranno anche in italiano nelle tappe piemontesi e in spagnolo ed euskara nei Paesi Baschi. E così gli annunciatori hanno dovuto fare corsi accelerati. Gian Antonio Orighi

Persone citate: Anquetil, Goma, Indurain, Leblanc, Navarro

Luoghi citati: Madrid, Paesi, Paesi Baschi, Paesi Bassi