la Borsa appesa ai tassi

la Borsa appesa ai tassi Attivo il primo semestre. Domani parte il collocamento Mediaset la Borsa appesa ai tassi Ma l'impresa ha voglia di listino MILANO. Tra una «manovrala», accusata di penalizzare le imprese, qualche sussulto per le uscite del ministro delle Finanze Vincenzo Visco e i non pochi interventi della Consolo guidata da Enzo Berlanda, Piazza Affari ha chiuso il primo semestre 1996 ancora in utile (dal primo gennaio il Mib generale ha guadagnato l'I 1,5% a quota 1.115) ma con una ottava dominata dall'apatia e dall'incertezza. Il bilancio della settimana scorsa è stato del tutto negativo, non tanto in termini di prezzi (il Mibtel ha contenuto la perdita all' 1,63% a 10.499 punti e il Mib generale ha lasciato sul terreno l'I,06%), quanto di scambi, circa 480 miliardi a seduta, e di idee. Nell'ottava precedente, quando le aziende avevano dato il via alla campagna dividendi più opulenta degli ultimi anni (5.800 miliardi contro i 4.600 del '95) l'indice aveva perso 1' 1,31%, sommando la delusione del mancato ribasso del tasso di sconto al peso delle cedole assegnate. Perché tanta apatia? Gli operatori sono convinti che la borsa italiana è tuttora «appesa» ai tassi di interesse, sul cui taglio per ora il governatore Fazio appare irremovibile. E così il mercato vivacchia alla meno peggio, con gli investitori esteri poco presenti e quelli italiani impegnati nel trading di breve periodo. Ma c'è di più. Tra gli operatori non manca chi sostiene che la questione dei tassi potrebbe addirittura essere una foglia di fico dietro la quale si nasconde un mercato incapace di trovare stimoli. I sostenitori di questa tesi fanno notare che i saggi di mercato stanno comunque scendendo, che la lira e il btp sono ben intonati e che quindi nulla impedirebbe alla borsa di uscire dall'apatia. Se non lo fa, vuol dire che le correnti di liquidità sono dirette altrove, per esempio sul reddito fisso (le banche continuano a emettere obbligazioni che riscuotono un buon successo presso i risparmiatori), e vengono dirottate sull'azionario solo per le grandi operazioni, come dimostrerebbe il successo delle prenotazioni Mediaset, il cui collocamento parte domani (a 7.000 lire per azione) e la domanda di titoli ha superato sette volte l'offerta. Quasi una risposta, spiega qualche operatore, alla rassegnazione che, da tempo, sembra pesare su troppe «blue chip» sono coinvolte in situazioni di cui non è facile vedere gli sbocchi. E' il caso delle Olivetti (meno 11,10% la performance settimanale) su cui è piombata la tegola delle prossime dimissioni dell' amministratore delegato Corrado Passera, da tempo impegnato nel risanamento del gruppo (che ancora tarda a venire) e in particolare della divisione personal computer, quella più in difficoltà. E' il caso delle Gemina (meno 0,45%), il cui bilancio è stato votato approvato dall'assemblea, lasciando dietro di sé interrogativi e l'annuncio di un piano di cessioni. «Mai più finanza - ha spiegato il presidente Giorgio Rossi - ma sempre più holding industriale», con due attività (Rizzoli e Fila) considerate strategiche. E' il caso di Ferfin (meno 2,2%) e Montedison (meno 5,29%), per le quali il presidente Luigi Lucchini sta cercando di costruire un nuovo gruppo di controllo in base a un progetto ancora non chiaro alla platea degli investitori. Inoltre il listino ha pochi titoli anticiclici, è popolato di banche, assicurazioni e finanziarie e quindi è molto sensibile alle oscillazioni congiunturali. Per esempio nell'ultima ottava i valori bancari hanno continuato a risentire degli effetti della «manovrina» con la sua tassazione del LA MARCIA DELLE MATRICOLE PRE2Z0 pS ULTIMA OFFERTA UFF1CIALE QU0TAZI0NE CARRARO 4.500 4.639 8.052 PAGNOSSIN 5.650 6.308 8.835 GILDMEISTER 3.200 3.550 5.600 SAVINO DEL BENE 3.200 3.424 2.840 MEDIOLANUM 12.000 15.345 15.194 ROLAND 5.150 6.499 5.714 ESAOTE 3.900 6.088 5.528 PIAZZA AFFARI TRA CRISI E POLITICA „ MAMGIASONDGFM A M Gì ASQNDGFMAMG

Persone citate: Corrado Passera, Enzo Berlanda, Fila, Giorgio Rossi, Luigi Lucchini, Olivetti, Savino Del Bene, Vincenzo Visco

Luoghi citati: Milano