D'Antoni: Cofferati dica se vuole ancora l'unità di P. Pat.

D'Antoni: Cofferati dica se vuole ancora l'unità D'Antoni: Cofferati dica se vuole ancora l'unità AROMA LLORA, D'Antoni, il governo va avanti da solo, anche se sindacati e industriali protestano, e Prodi vuol fare come Robin Hood: che ne dice? «Ricordo che il sindacato deve rimanere un protagonista fondamentale. Noi non diamo deleghe in bianco a nessuno, sia chiaro. E penso che sia un rischio che il governo faccia da solo, che Prodi si atteggi a Robin Hood. Cadrebbe in un pericoloso errore di autosufficienza che potrebbe avere gravi conseguenze». Ma Prodi parla così anche perché il sindacato, o meglio una sua componente importante come la Cgil, l'ha messo sul banco degli accusati per il documento di programmazione economica e finanziaria e il famoso tetto dell'inflazione al 2,5 per cento. «Lo so bene. E per questo sostengo che non gli dobbiamo dare alibi. Ed è noto anche il nostro dissenso, il dissenso della Cisl, dalla Cgil sull'inflazione. Anzi, Cofferati mi ha lasciato francamente interdetto con la sua dura contestazione al documento del governo. Come fa a dimenticare che è proprio la lotta all'inflazione, il suo abbattimento la chiave per far diminuire anche i tassi di interesse e per rilanciare così lo sviluppo»? Che cosa si aspetta, allora, dal congresso della Cgil che si apre domani a Rimini? «Mi aspetto delle indicazioni, forti, su tante cose. Partiamo dalla concertazione: ecco, io chiedo un grande chiarimento sulla politica della concertazione. Voglio capire bene se la Cgil lo considera solo un metodo, uno strumento oppure una politica per governare la società moderna, rendendo protagonisti anche i sindacati, con un'assunzione di piena responsabilità». E un corollario della concertazione è appunto l'intesa sugli obiettivi fondamentali di politica economica del governo. Come, ad esempio, la lotta all'inflazione, per tornare al motivo di dissenso fra Cisl e Cgil. «L'inflazione deve essere una priorità, deve essere combattuta perché dal risultato di questa lotta scaturisce tutto il resto. Per questo la Cisl ha proposto il 2,5% di inflazione ancor prima che lo dicesse il governo Prodi. E trovo sconcertante la reazione della Cgil. A Rimini vedremo se si tratta di un motivo tattico o se è la punta di un iceberg, di un dissenso di fondo». Certo, che con questo scoglio fra Cgil e Cisl la strada dell'unità sindacale sembra davvero in pericolo. «Al congresso di Rimini voglio capire bene se per la Cgil l'unità ò un obiettivo per questa stagione o un traguardo a medio-lungo periodo. Purtroppo devo dire che nel dibattito pre-congressuale questo argomento è stato messo in sordina. Mi aspetto che facciano chiarezza anche su questo». [p. pat.]

Persone citate: Cofferati, D'antoni, Prodi, Robin Hood

Luoghi citati: Rimini