Prodi-Robin Hood sotto tiro

Cisl e Uil: nessuna delega in bianco al governo. Domani il congresso Cgil Cisl e Uil: nessuna delega in bianco al governo. Domani il congresso Cgil Prodi-Robin Hood sotto tiro Bertinotti: caro Romano, per ora non sei nulla Duri attacchi da destra, lo difende solo ilppi ROMA. Prodi, attento a fare il Robin Hood. I primi a restare sconcertati per l'uscita del presidente del Consiglio sono stati proprio i leader del sindacato, che temono di veder soppiantato il loro ruolo, in una settimana critica per i rapporti fra il governo e il movimento sindacale. Si apre infatti domani a Rimini il congresso della Cgil, scesa in dura polemica con Prodi e Ciampi sul documento di programmazione economico-finanziaria. «E' un rischio che il governo dica: ci penso io, faccio tutto da solo - avverte il leader della Cisl, Sergio D'Antoni - Noi non diamo una delega in bianco a nessuno. Il governo farebbe un grosso errore di autosufficienza che potrebbe avere pesanti conseguenze». Rincara il suo collega della Uil, Pietro Larizza: «Un presidente del Consiglio non può fare il Robin Hood. Questa trovata proprio non la condivido». I sindacalisti non sono i soli ad agitarsi, perché la battuta di Prodi ha suscitato naturalmente numerose reazioni anche fra gli schieramenti politici. Dall'estrema sinistra, risponde al presidente del Consiglio con un'altra battuta il leader di Rifondazione comunista, Sergio Bertinotti: «Se vuole essere davvero Robin Hood, deve dimostrarsi capace di vestirne i panni. Ma, per ora, Prodi non è né Robin Hood né lo sceriffo di Nottingham». E Bertinotti rinnova al presidente del Consiglio la richiesta di «introdurre una clausola di salvaguardia per tutelare gli stipendi dall'inflazione e avviare una politica economica che cambi rispetto al passato». Anche da destra, l'uscita di Prodi innesca una reazione stizzita. Sbotta Maurizio Gaspara, di An: «Prodi non è Robin Hood ma semplicemente quel Romano Prodi, ministro dell'Industria e presidente dell'Ili che ha esercitato importanti funzioni di potere in una lunga stagione di governo del centro-sinistra che ha visto la dilatazione del debito pubblico e l'aumento della disoccupazione». E per rincarare la dose, Gasparri aggiunge: «A Robin HoodProdi ricordiamo che lady Marianna-Bindi ha tentato di far tassare i pensionati con 600 mila lire al mese e che tra manovrina e Finanziaria entreranno nelle casse dello Stato, uscendo dalle tasche dei contribuenti e delle imprese, 16 mila mi¬ liardi. Ci sembra una politica da sceriffo di Nottingham quella che si fa a Palazzo Chigi». In difesa di Prodi-Robin Hood si schiera, invece, Giovanni Bianchi del ppi: «Il Robin Hood di Romano Prodi sa far di conto. E interviene per evitare che si colpiscano i consumi di massa e i redditi più bassi. Guardare con attenzione i conti è un modo per evitare misure inique. L'altro è rappresentato dalla concertazione con le parti sociali». [p. pat.] ei nulla o ilppi Da sinistra: RomanoSergio Cofferati Da sinistra: Romano Prodi Sergio Cofferati

Luoghi citati: Rimini, Roma