Mystfest, vince l'Australia

Mystfest, vince l'Australia Mystfest, vince l'Australia Vittoria a sorpresa, nella 17a edizione del Mystfest, dell'australiano «What i have written» (foto) di John Hughes, documentarista al primo lungometraggio di finzione. Un film che esce dal cinema di genere, che solo a fatica si può far rientrare nella categoria del mistero, a cui tuttavia la giuria (Macha Meril, Tecla Dozio, Eva Robin's, Matilde Vitry, Deborah Young) l'ha collegato, premiando «La forza, l'eleganza e l'originalità del linguaggio con cui esplora il mi¬ stero e la complessità dei rapporti umani». «What i have written» è un'opera che si rifa molto alla scuola europea, di ispirazione letteraria e con un indubbio fascino estetico: la narrazione si sviluppa su tre piani narrativi giocati su colore, bianconero, fotografia fissa. E' la storia di una coppia in crisi e di un libro autobiografico scritto (così sembra) dal marito che racconta una storia di sesso un po' morbosa (vissuta veramente o solo immaginata?) con un'amica parigina.

Persone citate: Deborah Young, Eva Robin's, John Hughes, Macha Meril, Matilde Vitry, Tecla Dozio

Luoghi citati: Australia