«Storia con molti punti oscuri» Grimaldi. tutto il quartiere coinvolto? No

«Storia con moiri punti oscuri» «Storia con moiri punti oscuri» Grimaldi: tutto il quartiere coinvolto? No L'AUTORE DI «MERI PER SEMPRE» IROMA L professore di «Meri per sempre», Aurelio Grimaldi, dice di essere «soipreso e scombussolato: in questa storia c'è qualcosa che non mi convince». Oltre che autore del libro da cui fu tratto il film di Marco Risi, basato sulla sua esperienza di insegnante nel carcere minorile Malaspina, Grimaldi è anche il regista della «Discesa di Aclà a Fioristella», una storia di bambini siciliani sfruttati sul lavoro. Che cos'è che non la convince, Grimaldi? «Innanzitutto mi sorprende che i fatti siano accaduti in un quartiere come Ballarò, una zona popolare dove certe cose, come ad esempio l'omosessualità, sono considerate malissimo. Anche la prostituzione, quando c'è, o riguarda età molto più elevate, oppure è il frutto di determinate condizioni familiari. In- somma un padre di quella zona se scopre che il figlio ha tendenze omosessuali gli fa cambiare strada, non lo porta a girare i filmini». Quindi è il modello culturale che non torna? «Sì, in quei quartieri i figli sono sempre "piezz' 'e core", anche se siamo a Palermo e non a Napoli. Si parlasse di altre zone non sarei cosi stupito, ma lì credo più a un padre che violenta la figlia piuttosto che a uno che la fa prostituire». Ma sembra che in questo caso i genitori siano degli «strozzati» che non riuscivano a sot¬ trarsi altrimenti agli usurai. «In effetti i problemi economici esistono e sono gravi. Palermo sta cambiando molto dal punto di vista amministrativo e sociale, ma il dramma della disoccupazione e della povertà rimane. Nonostante questo, però, è impensabile che si arrivi a tanto. Ripeto, soprattutto in zone come quelle, che conosco bene perché ci tomo spesso per realizzare inchieste e programmi tv». Eppure qualcosa di vero deve esserci, gli investigatori dicono di aspettare prima di giudicare. Oppure non crede a niente di questa vicenda? «Posso pensare a qualche caso isolato, ma non a un fenomeno che ha coinvolto un quartiere». Molti hanno polemizzato con la polizia, per la retata all'alba... «Sì, come se si trattasse di criminali incalliti, e invece sono dei bambini. Lo retate all'alba si fanno per i mafiosi, e proprio in quelle zone ci sono abituati. In questo modo i bambini avranno pensato di essere colpevoli di qualcosa di grave, mentre, semmai, sono solo vittime». Che fa, se la prende anche lei con il questore La Barbera? «Stimo molto il questore di Palermo, ma non riesco a convincermi che ci fossero motivi per andare a prendere quei bambini nelle loro case all'alba. Anche se fosse vero tutto quello che si dice, resta un atto imperdonabile. La gravità dei fatti non giustifica un comportamento simile. Io, peraltro, non ho ancora ingoiato i festeggiamenti da stadio dei poliziotti dopo la cattura di Giovanni Brusca». Fulvia Caprera «Resta imperdonabile il modo in cui hanno trattato quei bimbi» Lo scrittore e regista Aurelio Grimaldi

Persone citate: Aurelio Grimaldi, Ballarò, Fulvia Caprera, Giovanni Brusca, Grimaldi, La Barbera, Malaspina, Marco Risi

Luoghi citati: Napoli, Palermo