Violante «Amministratori più tutelati» di Maurizio Tropeano

Violante Violante «Amministratori più tutelati» TORINO. «Bisogna dare certezze agli amministratori locali. Oggi amministrare è un rischio perché ogni atto può essere vagliato dalla magistratura ordinaria e da quella contabile. Per questo vanno cancellate quelle norme del codice penale che assegnano alla magistratura il controllo sulla discrezionalità degli atti degli amministratori. Senza questa riforma c'è il rischio di vanificare ogni sforzo federalistico e di passare dal centralismo istituzionale al centralismo giudiziario». Dalla platea di sindaci, assessori e consiglieri regionali, provinciali e comunali del Piemonte parte un fragoroso applauso per Luciano Violante. Il presidente della Camera, a Torino per partecipare alla cerimonia di insediamento degli Stati generali del Piemonte, parla sì di federalismo e riforme ma anche della necessità di favorire l'attività amministrativa in periferia. Un'attività che deve ripartire dalla politica e dal diritto di scelta discrezionale degli amministratori: «I controlli vanno fatti, ma si devono evitare quelli preventivi che provocano lentezze e quindi il rischio di corruzione. Più i controlli si alleggeriscono maggiormente vengono alla luce le capacità degli amministratori nel realizzare le opere a favore dei cittadini». Anche così, secondo Violante è possibile arrivare alla «stabilita istituzionale» che fa «parte di un modello culturale da ricostniire: istituzioni stabili aiuteranno i cittadini a crearsi un futuro stabile. Dobbiamo mettere in moto quel grande processo di fiducia reciproca fra istituzioni e cittadini. Dobbiamo farlo presto per arrivare a creare in tempi rapidi una nuova forma di Stato e di Governo». E a proposito di riforme istituzionali il presidente della Camera ha fissato i primi tempi: «Entro l'estate, la fine di luglio o i primi di agosto, è necessario che il Parlamento definisca chi avvia le riforme, quali le aree e quali i tempi». Lo strumento? «Prima di ricorrere a mezzi straordinari bisogna ricorrere a quelli ordinari», dunque una difesa delle prerogative di Camera e Senato. E dal palco del Lingotto anche il vice-presidente del Consiglio, Walter Veltroni, ha annunciato tempi veloci: «Il lavoro concreto del governo inizierà già a luglio subito dopo l'approvazione della Finanziaria. Il Consiglio dei ministri affronterà il problema della semplificazione della macchina pubblica e del decentramento delle funzioni». Maurizio Tropeano

Persone citate: Luciano Violante, Walter Veltroni

Luoghi citati: Piemonte, Torino