«lo un uomo di D'Alema» Del Bosco (Televideo): niente vendette ma nel Paese si è imposto L'Ulivo

«lo, un uomo di D'Alema «lo, un uomo di D'Alema » Del Bosco (Televideo): niente vendette ma nel Paese si è imposto l'Ulivo ROMA. «Io un amico di D'Alema? L'ho letto su Panorama. Ma la settimana prima L'Espresso aveva scritto che sto con Veltroni...». Marcello Del Bosco, ex condirettore dell' Unità e oggi direttore di Televideo, è uno dei pochi uomini di sinistra ai vertici della Rai. «No, guardi: io sono un uomo di sinistra, ma sono amico di tutti. Sono nel giro da tanti anni, Walter me lo ricordo ragazzino, con i calzoni corti. Gli insegnavamo a giocare a flipper. Se proprio deve mettermi un'etichetta, scriva che sto con Napolitano: in fondo mi definivo un migliorista quando dentro al partito molti pensavano che fosse un'infamia. Oppure dica che sono un uomo di Macaluso: stare all'opposizione mi è sempre piaciuto...». Del Bosco non lo dice apertamente, ma un pensierino a un posto più visibile deve averlo fatto. «Ma guardate che l'Ulivo non è il Polo - avverte -, questa volta non ci saranno epurazioni, come l'altra volta. Io stesso ero stato cacciato via, e c'è voluta una sentenza in nome del popolo italiano per rimettermi al mio posto... Certo è che la vittoria della sinistra qualche conseguenza dovrà pure averla, sulla Rai. Questa è un'azienda che deve rispecchiare il Paese...». D'altra parte il Totonomine lo dà in ascesa. «Guardi che ho lavorato vent'anni nella carta stampata - frena -, e lo so come vanno queste cose: sembra quasi di giocare a Monopoli. Si dice: ha vinto la sinistra, dunque tutti quelli di sinistra avranno una promozione. A parte il fatto che sono già direttore, e non da ieri, mi sembra che prima bisognerebbe decidere che cosa fare, e poi scegliere le persone. Vedo autorevoli colleghi candidati a ruoli che non saprebbero ricoprire. Non siamo mica tutti uguali: io ad esempio, in video sarei una frana, ma se mi chiedete un editoriale in cinque minuti lo faccio...». E allora? «E allora cosa? Io sono qui, tranquillissimo» [r. i.)

Persone citate: D'alema, Del Bosco, Macaluso, Napolitano, Veltroni

Luoghi citati: Monopoli, Roma