Ecco i nemici di Dio Delumeau: religione in crisi di Giorgio Calcagno

La morale sessuale e i castighi eterni allontanano i fedeli ma il Signore-Uomo salverà la Chiesa discussione. Il cristianesimo morirà? Lo storico rilancia l'allarme, mentre pubblica un libro-inchiesta Ecco i nemici di Dio Delumeau: religione in crisi I~ L cristianesimo sia per mo rire? è il titolo di un libro che Jean Delumeau aveva scritto a metà degli Anni 70 guardando il processo di secolarizzazione, sempre più rapido, nel suo Paese e nel mondo, mentre perfino all'interno del tempio si stava diffondendo una teologia della morte di Dio. A veni/anni di distanza il grande storico dell'età cristiana sembra essere tentato di togliere, a quella antica domanda, il punto interrogativo. Almeno, a leggere le prime righe dell'intervista da lui rilasciata al Figaro per l'uscita del suo libro inchiesta fra venti storici francesi su L'historien et la foi. Si, il cristianesimo sta per morire, si ha la sensazione che dica l'autore delle Ragioni di un credente, quando descrive la crisi in cui si trova la sua religione, assai più grave di quanto gli fosse parsa dopo le scosse degli Anni 60. E i segni da lui registrati sono incontestabili. «Non c'è mai stata nella storia una cosi alta percentuale di agnostici quale si trova oggi nella nostra civiltà occidentale». Finito il regime della religione di Stato, noi viviamo in una sorta di «libero mercato delle religioni», dove i movimenti migratori portano altre fedi e altre sfide. Il progresso scientifico, promosso all'ini ;o della storia moderna da uomini che pure si professavano credenti, come Copernico e Galileo, ha prodotto, nella società più evoluta, una sorta di «allergia verso il cristianesimo». Lo storico della Paura in Occidente ritiene che, fra le cause della scristianizzazione, sia l'immagine contraddittoria troppo a lungo fatta circolare di Dio, come l'Essere che perdona, ma che fa paura nello stesso tempo. «Psicologicamente, una fra le funzioni della religione è dare sicurezza. Se la religione non rassicura più, a che serve?». Delumeau mette sulla bilancia anche ragioni contingenti, ma non meno importanti. Lamenta l'autoritarismo del Papa, che non corrisponde più alla mentalità dei credenti; con una vena di gallicanesimo, accusa la eccessiva centralizzazione della Chiesa, a dispetto delle comunità locali; è scettico su un cristianesimo che sembra avere smarrito il proprio centro, perso dietro troppe questioni accessorie (con tutta quell'importanza data alla morale sessuale). No, al di là di tante sovrastrutture caduche, interessi dilatori, inessenziali al messaggio, il cristianesimo può vivere solo se ritrova il suo nocciolo antico, fondamentale, ineguagliabile. E il nocciolo del cristianesimo è il Dio fatto uomo: quello che non ha timore di lavare i piedi ai discepoli. «Cosa che non c'è in nessun'altra religione». Strettamente connessa, l'altra pietra angolare della storia, la resurrezione di Cristo. «Questo è un messaggio che non invecchia, compatibile con tutte le avanzate della scienza». La scienza e la tecnica, sostiene senza paura lo studioso della paura, non sono più oggi, dopo le ubriacature positivistiche dell'Ottocento, in contrasto con la religione. Ci sono molti scienziati agnostici e atei, ma anche tanti che si professano credenti. «Il mistero non è più rifiutato dalla scienza. Al contrario, proprio lei ci fa comprendere l'immensità del mistero che ci circonda. E la religione non deve più temere di parlarne». Rimane il fatto storico, non secondario, dell'abbandono della fede da parte di tanti uomini. E Delumeau, da credente, non può non esserne toccato. Ma non intimorito, c'è anche qualche vantaggio per la coscienza religiosa. «Un tempo la cristianità viveva in una situazione di conformismo, la fede si trasmetteva di padre in figlio, di madre in figlia». Oggi conformismo e anticonformismo si sono scambiate le parti; conformista è piuttosto chi in chiesa non ci va più. «Il cristianesimo appartiene, in misura crescente, ai convertiti, si moltiplicano i battesimi fra gli adulti». E l'uomo che ha studiato la Chiesa dalle origini, pur ammettendo la gravità della crisi, dichiara infine di non credere che il cristianesimo morirà. Il punto interrogativo alla domanda cade, ma in senso opposto. Giorgio Calcagno La morale sessuale e i castighi eterni allontanano i fedeli ma il Signore-Uomo salverà la Chiesa I L'interno di Notre-Dame e, sopra, lo storico Jean Delumeau, che accusa l'eccessiva centralizzazione della Chiesa

Persone citate: Copernico, Delumeau, Jean Delumeau