Il ritorno della piazza In 250 mila contro il «capitalismo puro» di Emanuele Novazio

Il ritorno della piana Il ritorno della piana In 250 mila contro il «capitalismopuro» BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Mentre la protesta sindacale contro i tagli decisi dal governo torna a infiammarsi - ieri massicce dimostrazioni, con quasi 250 mila lavoratori, sono avvenute in numerose città tedesche - l'austerità di Kohl colpisce anche gli insegnanti e gli altri «Beamte», i funzionari pubblici legati dal giuramento allo Stato: anche a loro sarà ridotto il salario in caso di malattia, iì 20 per cento in meno nelle prime sei settimane. Se vorranno mantenerlo dovranno lavorare di più: in sostanza, fare lezioni supplementari con le quali «indennizzare lo Stato» delle ore perdute. La decisione, che dovrebbe passare al Bundestag stamane insieme con altri ritocchi al piano presentato dal governo, ha sollevato proteste immediate, destinate a confluire con quelle - più generali - già decise dall'Ig Metall e dalla Confederazione Dgb nei confronti del pacchetto di tagli. Ieri almeno 250 mila persone sono scese in piazza o si sono riunite nelle fabbriche, per una serie di manifestazioni che le associazioni degli industriali considerano «politiche», e denunciano dunque come «illegali». Ma i sindacati - secondo i quali il piano Kohl non servirà a creare nuova occupazio¬ ne, riduce i diritti dei lavoratori e mette a repentaglio la pace sociale - annunciano altre proteste, anche dopo l'approvazione delle nuove norme al Bundestag, e promettono «una estate e un autunno caldi», come ha confermato ieri il leader dei metalmeccanici Klaus Zwickel: la lotta del sindacato continuerà «con tutti i mezzi», finché al Bundestag non siederà una nuova maggioranza che non governerà contro il popolo ma in suo favore». Le organizzazioni dei lavoratori sono particolarmente critiche nei confronti delle riduzioni salariali in caso di malattia, e delle minori garanzie in caso di licenziamento. Misure - secondo il numero due della Confederazione Dgb, Ursula Engelen-Kefer - «che ci stanno portando in un'altra Repubblica», il regno del «capitalismo puro», la fine del «modello tedesco basato sul consenso». Il braccio di ferro avviato con la presentazione del pacchetto è destinato dunque a continuare, nonostante la grande manifestazione nazionale svoltasi a Bonn il 15 giugno - quasi 400 mila persone in piazza - abbia convinto il governo a fare alcune concessioni, per esempio la rinuncia a portare l'età pensionabile delle donne da 63 a 65 anni. Emanuele Novazio

Persone citate: Kohl, Ursula Engelen-kefer

Luoghi citati: Bonn