Fedeli aggrediscono vescovo «Ci lasci il nostro parroco» di T. A.

Fedeli aggrediscono vescovo «Ci lasci il nostro parroco» Gallipoli: il prelato è stato salvato dai carabinieri Fedeli aggrediscono vescovo «Ci lasci il nostro parroco» LECCE. Fischi, strilli, spintoni, i pneumatici dell'auto bucata, calci contro una fiancata. Una folla di ultra scalmanati contro il vescovo. Come un arbitro scappa dagli spogliatoi circondato dai tifosi inferociti, mons. Vittorio Fusco si è allontanato dal paese con la scorta dei carabinieri, colpevole soltanto di avere trasferito un parroco. Ma a Racale il parroco è un monumento, un sant'uomo che la gente non vuole vedere andare via. Si chiama don Antonio Mengola. Per lui, il vescovo se l'è vista brutta. «Questo monsignore non ci piace», dicono in paese. E ancora: «E' un arrogante, ci ha detto che chi comanda è lui». Un'analoga sommossa avvenne nell'agosto del '94 in un altro paese della provincia di Lecce, San Cassiano, 2.500 anime. Gli abitanti protestarono opponendosi al trasferimento di don Vito Catamo - in un Comune a una decina di chilometri di distanza - annunciato dall'arcivescovo mons. Francesco Capucci: così murarono la porta della chiesa, sfilarono in corteo, il sacrestano si dimise, si dimisero anche rappresentanti delle associazioni cattoliche. Commossi, i fedeli piansero invocando il «passo in dietro» della Curia prima che don Vito facesse le valigie. Questa volta a Racale hanno usato metodi meno morbidi. Il vescovo di Nardo e Gallipoli, ac cusato di avere disposto il trasferimento del parroco da Racale a Casarano a partire da lunedì, è stato quasi malmenato. Monsi gnorFusco era arrivato a Racale martedì sera per celebrare una Messa in memoria del papà di un sacerdote. Ma sul piazzale davanti alla chiesa i fedeli, che da un mese sapevano del trasferi mento del parroco, tramite il sindaco avevano chiesto udienza al vescovo. La risposta evasiva del prelato, ha scatenato la rea zione poco cristiana. [t. a.]

Persone citate: Antonio Mengola, Francesco Capucci, Vito Catamo, Vittorio Fusco

Luoghi citati: Casarano, Gallipoli, Lecce, Racale, San Cassiano