IL RISCHIO DEL FUORI PROGRAMMA di Giovanni Trovati

IL RISCHIO IL RISCHIO DEL FUORI PROGRAMMA CHI prepara i temi della maturità conosce i programmi dell'ultimo anno? Quanti ragazzi erano preparati a svolgere il primo sulla frase di Pavese? In classe quando mai un simile argomento è stato discusso dagli insegnanti, schiacciati dalla preoccupazione di portare a compimento lo studio della letteratura, dei poeti? Che l'argomento sia bello è indiscutibile: ma non basta. Il secondo tema sul Manzoni, anche perché guidato, appare il più possibile: però i Promessi sposi, come opera specifica, non sono programma dell'ultimo anno. Interessante il terzo tema sulla borghesia e la classe operaia: fortunati quei ragazzi che sono stati costretti a studiare il fenomeno in Inghilterra, in Francia e il ritardo in Italia. Ma quanti sono questi fortunati ragazzi? Il mito di Ulisse in Dante può essere di attualità per la grande mostra di Roma, ma è anch'esso fuori programma. E ci domandiamo chi mai è in grado di affrontare il tema sulla «matematica come finzione meravigliosa e sublime» proposto alla maturità tecnica. A scuola qualche insegnante ha spiegato il significato di finzione? Temi belli, ma non alla portata di ragazzi che escono da una scuola generica, come da troppi anni è la nostra, inadatta a approfondire gli argomento perché costretta a svolgere programmi sempre più estesi. Il ministro della Pubblica Istruzione Berlinguer ha annunciato una riforma per gli esami di maturità: si preoccupi anche della riforma dei programmi. Diversamente i nostri ragazzi sapranno tante nozioni ma non avranno idee e non impareranno a ragionare. Giovanni Trovati

Persone citate: Berlinguer, Manzoni, Pavese

Luoghi citati: Francia, Inghilterra, Italia, Roma