«Collaborazione con i giudici» «Trasparente il comportamento della soietà e dei dirigenti»

«Collaborazione con i giudici» «Collaborazione con i giudici» «Trasparente il comportamento della società e dei dirigenti» TORINO. Anche nella sua nuova veste di presidente della Fiat, Cesare Romiti non ha evitato di parlare agli azionisti delle sue vicende giudiziarie. Solo poche parole - «perché questa non è la sede appropriata per dibattere oltre i limiti dell'essenziale questioni di tal genere, comunque coperte anche da ragioni processuali di riservatezza» - tuttavia necessarie anche «per sottolineare la trasparenza e la lealtà del comportamento sempre tenuto dalla società e dai suoi dirigenti». Romiti ha ricordato la scelta della procura della Repubblica di Torino di impostare «un'indagine riguardante la presunta non veridicità del bilancio consolidato della Fiat Spa e un'indagine sul bilancio civilistico della Fiat Spa e della Fiat Auto». Relativamente alla seconda indagine, ha proseguito Romiti, «la procura della Repubblica ne ha riconosciuto la totale infondatezza al punto da richiederne l'archiviazione». Per quanto riguarda la prima indagine, il neo-presidente della Fiat, ha rammentato che essa è durata oltre 3 anni «nel corso dei quali, su richiesta della magistratura, la Finanza ha operato diverse centinaia di accessi ai nostri uffici ottenendo sempre la massima collaborazione nell'acquisizione dei documenti e quant'altro richiesto». Romiti ha poi spiegato che «la vicenda attualmente è all'esame del gip di Torino che deve decidere l'accoglimento o meno della richiesta di rinvio a giudizio formulata dai pm, richiesta contrastata dai nostri legali». In conclusione, ha detto di attendere la decisione del magistrato «con fiducia, nella consapevolezza di non avere nulla da rimproverarci».

Persone citate: Cesare Romiti, Romiti

Luoghi citati: Torino