Ciampi: «Ora tocca alle banche» dall'ultima tranche dell'Ina ricavati 3250 miliardi, si passa a IMI ed Eni di R. Ipp.

Ciampi: «Ora tocca alle banche» Dall'ultima tranche dell'Ina ricavati 3250 miliardi, si passa a Imi ed Eni Ciampi: «Ora tocca alle banche» Privatizzazioni, ormai pronto un disegno di legge ROMA. Adesso le banche. Ha un nuovo obiettivo Carlo Azeglio Ciampi. Il ministro del Tesoro sta studiando la privatizzazione degli istituti di credito, dopo aver chiuso con successo la vendita delle obbligazioni convertibili in azioni Ina. Ciampi dovrebbe dare qualche indicazione sui suoi piani oggi stesso, intervenendo all'assemblea dell'Abi, l'Associazione bancaria. Non è escluso che il ministro abbia in mente la preparazione di un disegno di legge che consenta di accelerare al massimo le privatizzazioni. Saranno previsti tempi rigidi per le vendite da parte delle fondazioni a cui fanno capo le aziende bancarie? Per ora è solo un'ipotesi. Ma non c'è dubbio che per Ciampi «quello delle banche è un discorso grosso», come fa sapere alla conferenza stampa convocata per illustrare l'operazione Ina. Un'operazione che è stata un successo, tanto che il Tesoro ha reso disponibile l'intera partecipazione nell'Ina ancora disponibile, pari al 31,08%, invece della metà prevista. Cedendo la terza e ultima tranche di azioni Ina, lo Stato ha incassato 3250 miliardi, portan¬ do a 9700 miliardi il ricavato globale della privatizzazione. «La formula è stata indovinata» commenta Ciampi, sicuro che l'Ina rappresenti un buon auspicio per le prossime cessioni in cantiere e quindi per il «futuro della presenza italiana sul mercato». Per Sergio Siglienti, presidente dell'Ina, «non c'è stato solo un successo tecnico, la privatizzazione attuata è il successo della credibilità del Paese, dimostra la fiducia esistente nella politica economica del governo e anche nella compagnia». Per le obbligazioni c'è stata una forte richiesta dagli Stati Uniti all'Inghilterra, dalla Svizzera alla Francia. I programmi immediati prevedono ora la vendita del 7% circa dell'Imi rimasto al Tesoro e il collocamento di un altro pacchetto dell'Eni (dopo la cessione lo scorso novembre del 15%). Per la Stet e l'Enel, Ciampi assicura che i tempi sono «chiari, ma sono necessari alcuni adempimenti procedurali»: in particolare serve per le telecomunicazioni l'authority (l'organo di tutela del mercato). [r. ipp.]

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, Sergio Siglienti

Luoghi citati: Francia, Inghilterra, Roma, Stati Uniti, Svizzera