«Stregato da Claudia Amendola: e con Finney mi sono sentito una sposa
«Stregato da Claudia «Stregato da Claudia » Amendola: e con Finney mi sono sentito una sposa NAPOLI. Biondo e abbronzato, l'aria scanzonata e mascalzona che ne ha fatto un piccolo mito del cinema italiano da «Meri per sempre» a «Ultra», Claudio Amendola non pare aver sentito sulle sue spalle il peso di esser stato scelto dai sofisticati inglesi per essere il protagonista di «Nostromo». Il solo problema per lui è stata la lingua, ma quattro ore di allenamento al giorno hanno reso l'impresa meno complicata. «Avere dei bravi compagni di lavoro aiuta», dice, «Claudia Cardinale, nonostante i suoi tailleur Armani, resta una donna piena di vita. L'ho fatta ballare su un tavolo a Cartagena ed è stata al gioco divertendosi come una ragazzina. E' bellissima. Ed è brava. Quando l'ho vista sono rimasto senza fiato. Albert Finney poi è un maestro di recitazione: m'ha condotto come si conduce una sposa. Le scene con lui, quelle di cui più avevo paura, sono state le più facili. In l'ondo il cinema somiglia al tennis: se hai un avversario bravo sbagli meno». Claudio Amendola, insomma, non s'è montato la testa. Anzi. S'è buttato di nuovo nel cinema italiano per collaborare con i giovani: «Con i Cecchi Gori vorrei non lavorare più. Almeno per un po'. Sono un'industria e a me piace l'artigianato. Lavoro con quelli senza soldi». Tre film in pochi mesi: «La mia generazione» di Wilma Labbate dove fa un terrorista; «La vita ò un paradiso di bugie» di Stefania Casini dove fa un portiere che innaffia le piante e spazza la cacca dei cani; «L'avventura di un uomo tranquillo» di l'ozzessere con Bentivoglio e la Buy, la storia del testimone del delitto Livatino che ha avuto la vita sconvolta da quella deposizione. E poi, se il progetto va in porto, sarà il protagonista del primo film che il produttore Claudio Boni vento firmerà come regista: una storia di ordinaria delinquenza nel nostro scassato Paese. [si.ro.] A sinistra il protagonista Claudio Amendola durante le riprese. Sotto Albert Finney e a destra Claudia Cardinale
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