Tarchi «Sogno tecnocratico che sa di muffa»

Tarchi Tarchi «Sogno tecnocratico che sa di muffa» El I curioso che per redigere un manifesto / dell'innovazione si attinga a piene mani nel dcjà vu». Per Marco Tarchi, già teorico della Nuova destra, la superclasse di I Attali sa di muffa: «Da 150 anni abbondanti il sogno tecnocratico non fa che alimentarsi di utopie sulla cancellazione dello Stato, sull'annientamento del valore della proprietà, sulla sostituzione degli oneri sociali del ciclo produttivo con la spensierata creatività garantita dalla protesi tecnologica». E più avanti Tarchi nota che «in Attali rivive la scolastica illuministica, con tutti i suoi luoghi comuni, dall'elogio dello sradicamento all'iperbole dell'incertezza, dalla negazione del valore della differenza alla diffidenza verso il concetto di identità. Creare "tribù di nomadi" al posto dei popoli (...) è una aspirazione coltivata instancabilmente da quella parte del ceto intellettuale occidentale che ha sempre trovato troppo volgare la dura replica dei fatti».

Persone citate: Attali, Marco Tarchi, Tarchi