Vertice di Lione Brzezinskì «G-7? Meglio fare il G-11»
Vertice di Lione Vertice di Lione Brzezinskì «G-7? Meglio foreilG-11» WASHINGTON. Un G-ll composto dai sette Paesi industrializzati più Russia, Cina, India e Brasile: è la proposta dell'ex consigliere per la sicurezza nazionale americano Zbigniew Brzezinski, artefice della politica estera degli Stati Uniti al tempo del presidente Jimmy Carter. Sul New York Times, Brzezinski scrive che il concetto stesso di un Gruppo dei Sette «non soltanto è superato ma distorce la realtà globale». Secondo Brzezinski è criticabile l'ammissione della sola Russia: «Quando il presidente Gorbaciov venne ammesso (come osservatore) l'Unione Sovietica non poteva neppure fingere di essere una democrazia: il criterio di ammettere solo Paesi democratici venne sacrificato all'opportunità politica». A questo punto secondo l'ex consigliere di Carter non vi è ragione per escludere la Cina («un'economia di autentico successo e una grande potenza militare»), l'India («la più grande democrazia del mondo») e il Brasile, che ha eletto democraticamente il suo presidente e avviato efficaci riforme economiche. Per intanto, il G-7 resta tale (più la Russia ma non ammessa a pieno titolo) e la prossima riunione si svolgerà in Francia, a Lione, dal 27 al 29 di questo mese. In vista di quest'appuntamento, migliaia di lavoratori francesi hanno deciso di accogliere i leader internazionali con una manifestazione contro la disoccupazione. L'idea è venuta ai principali sindacati per sensibilizzare al tema i capi di Stato e di governo. Ieri a Parigi il ministro degli Esteri francese Hervé de Charette ha denunciato «l'egoismo dei Paesi ricchi:: e in particolare degli Stati Uniti che hanno fortemente ridotto gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo. De Charette ha sottolineato che la questione sarà «uno degli assi maggiori del G-7». Il ministro ha ricordato che l'Unione europea è il primo donatore con 31 miliardi di dollari, seguita dal Giappone (14 miliardi) e dagli Usa (con appena 7,5 miliardi). [Ansa-AdnKronosj
Persone citate: Brzezinski, Gorbaciov, Jimmy Carter, Zbigniew Brzezinski
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