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Gli ideali delle «Formazioni garibaldine» e i reduci della Nazionale LA LETTERA DI O.d.B. Arrigo il Grande Distruttore GENTILI- Signor Venti, lei ha perfettamente ragione. Ma la risposta, purtroppo, è sempre la stessa: serve alle gerarchie del calcio per fare altri soldi. Tutto lì: le superiori gerarchie sono avidissime di denaro e disinteressatissime alle sorti di quello che è stato il più bel gioco del mondo. Altrimenti, comincerebbero a controllare gli arbitraggi che hanno costituito lo scandalo maggiore. Che l'Inghilterra ospitante avrebbe dovuto vincere o perlomeno arrivare in finale lo si sapeva e lo si poteva mettere in conto. Ma l'arbitro francese Batta ha davvero esagerato cambiando le carte in tavola pur di scongiurare che la Spagna vincesse e l'Inghilterra tosse eliminata. Il meschino spettacolo dovrebbe meritare un Arril GrDistru go ande uttore intervento dall'alto, andare avanti così è pericoloso, addirittura esiziale per il gioco in questione. Sono lieto che questa volta non si debba protestare contro qualche nequizia straniera che ci ha rispedito a casa. Possiamo tranquillamente sostenere la causa della Spagna scippata di due goal fatti e di un presumibile rigore, e in più ricoperta incivilmente di insulti dalla stampa inglese e dai fischi di tino stadio inospitale. No, non abbiamo nessuna protesta del genere da avanzare. Con somma discrezione e persino con indiscutibile eleganza, ci siamo fatti fuori da soli permettendo che Arrigo Sacchi continuasse a operare liberamente. Parlo così perché del Miracolato di Fusignano non sono mai stato un sostenitore. Arrigo Sacchi è l'uomo che era riuscito a distruggere il Milan dei tre grandi olandesi e aveva lasciato la squadra in coma. Matarrese lo ha voluto alla Nazionale e da allora sicure promesse e grandi talenti sono stati bruciati dalle chiacchiere di questo imbonitore che dà sempre ai giocatori la responsabilità degli insuccessi e in compenso si vanta di aver cambiato il gioco del calcio in Italia. Oreste del Buono Gentile Signor Del Buono, altre volte mi sono rivolto a lei per questioni semisportive (ovvero riguardanti il calcio che è sempre meno sport a ogni nuova esibizione). Torno a ricorrere alla sua disponibilità per mettere insieme un qualche commento pertinente al Campionato Europeo, che non solo ha riostentato i nostri risaputi difetti, ma ci ha anche rivelato un calcio europeo a livelli molto bassi. Le partite sono state quasi tutte noiose, gli stranieri già improvvidamente acquistati dalle società italiane hanno fatto misere figure. A cosa seive un torneo così fuori quota? Mino Venti, Monza