6900 LIRE di Fabio Galvano

6900 LIRE I medici inglesi contro il codice etico che vieta loro ogni relazione Amore libero con le pazienti MLONDRA EDICO, ma non per questo di legno, né monaco. E alla fine del XX secolo i cerusici inglesi chiedono che venga abolita una norma a loro dire anacronistica, quella che gli impedisce ogni genere di rapporto sessuale con i pazienti, anche se adulti e naturalmente consenzienti. Può capitare, dicono, che medico e paziente s'innamorino: ma il rigoroso codice etico che regge la professione, com'è adesso, non lo ammette. La rovina professionale, anzi, si profila all'orizzonte: con l'immediata sospensione dall'ordine. E' la prima volta che la regola del «no sex» viene messa in discussione. E' stato il dottor Michael Crowe, medico generico nel Leicestershire, a proporre un emendamento degli attuali regolamenti nel corso dell'annuale assemblea della British Medicai Association. La punizione, dice, è «troppo severa, inaccettabile». Ma perché poi punizione? «Occorre distinguere - dice Crowe - fra il medico che sfrutta la sua posizione per avere una serie di relazioni con le sue pazienti e quello a cui, invece, capita di frequentare una paziente e d'innamorarsene. Ma le norme, oggi, non fanno distinzione». Ci sono stati, in passato, casi tragici: suicidi per la vergogna del non poter più praticare, vite rovinate dalla «vendetta» di un'amante respinta. L'etica medica è una grande cosa, si è detto all'assemblea in corso a Brighton, ma non è al passo con la società moderna. Il paziente, uomo o donna, sa difendersi e proteggersi quando è necessario. Ma soprattutto si tratta di non presumere - come accade oggi - la colpa del medico e quindi l'illiceità di qualsiasi suo rapporto sessuale; e di presumere invece la sua innocenza, con l'eventuale colpa da provare. Come nella vita comune. Fabio Galvano

Persone citate: Crowe, Michael Crowe