Juve, si torna al tridente Del Piero sarà di nuovo punta e Zidane centrocampoista puro di F. Ver.

Juve, si torna al tridente Juve, si torna al tridente Del Piero sarà di nuovo punta e Zidane centrocampista puro TORINO. Del Piero si tranquillizzi. Non lo aspetta una stagione di sacrificio in quella posizione di esterno sinistro che non gli piace affatto. «Ne parlerò con Lippi» ha detto convinto dopo ì'eurodelusione. Ma sulla sabbia della spiaggia di Viareggio, il Marcello sta disegnando una Juve a trazione anteriore: tre punte come ai tempi dello scudetto. Poi durante il campionato saranno possibili degli aggiustamenti volanti, ma l'idea di partenza è questa. «Giocheremo sempre con tre attaccanti» spiega Lippi, alludendo a Boksic, Ravanelli e Del Piero. Il tecnico pensa anche ad una Juve con Zidane in un molo diverso da quello in cui ha sempre giocato. Per questo l'ha studiato bene durante gli Europei e l'ha incontrato nel ritiro della Francia per anticipargli le proprie intenzioni. Dice Lippi: «Ho capito che può essere utilizzato come centrocampista vero. Non è veloce, ma conta poco. E' rapido nel far viaggiare la palla e nello smistarla di prima». Dunque «Zizou» in mezzo a Conte e Deschamps, con Sousa e Jugovic come rincalzi di lusso. Il portoghese è deciso a rimanere e per Lippi non è un problema: «Dal 20 luglio avrò a disposizione ventidue giocatori, gli impegni sono tanti ci sarà spazio per tutti». Quindi Sousa dovrà rassegnarsi a lunghe attese, a meno che Moggi non riesca a piazzarlo in Germania. Infatti, la novità del mercato lungo lascia aperte tante porte. Per Sousa come per Vieri e Amoruso. Aggiunge Lippi: «Cambia la filosofia del calcio, se vedremo che qualche giocatore rischia di essere sacrificato, potremo anche cederlo. Ma all'inizio staranno tutti con noi». Non ci saranno altri acquisti: «Sono molto contento della squadra che sta nascendo. Mi spiace dover rinunciare a Marocchi, Carrera e VierchowocLche avrebbe potuto darci ancora una mano, ma qui avrebbero avuto poco spazio, mentre meritano di giocare». Partito Vialli, forse è una Juve senza un vero leader. Ma per Lippi il problema non esiste: «Nessuno è leader per definizione. Sarà il campo, sarà la squadra, fin dal ritiro di Chàtillon, ad eleggere il capo». Senza il Gianluca, manca anche il capitano. Ravanelli si candida e pure Deschamps ha il carisma per ereditare la fascia che fu di Vialli. Lippi è molto democratico: «Potrà essere Ravanelli, come Conte. Non sceglierò io, lo eleggeranno i compagni». Infine, novità per quanto riguarda la preparazione estiva. Quest'anno Ventrone avrà la mano più leggera: «Cambieremo, non partiremo subito con un lavoro molto sostenuto. Questo perché ci: sarà almeno una sosta al meselper gli impegni della Nazionale e quindi avremo la possibilità ogni volta di ritoccare la prepazione». Il tutto per una Juve che sarà ancora impegnata a 360 gradi: «La Coppa Intercontinentale è l'obiettivo più stuzzicante, ma non trascuriamo nulla del resto. Tutti i traguardi sono alla nostra portata». [f. ver.]

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