«Quanta strada nei miei sandali» Zucchero macina chilometri e scrive per Paul Young di Luca Dondoni

«Quanta strada nei miei sandali» Il Festivalbar a Pola: «patron» Salvetti sarà direttore artistico di Sanremo? «Quanta strada nei miei sandali» Zucchero macina chilometri e scrive per Paul Young POLA. La tradizione dell'«inciucio» vale anche per le manifestazioni musicali. Ce lo ha insegnato Sanremo per molto tempo e anche il buon patron Vittorio Salvetti mantiene viva quest'inclinazione alla raccomandazione, al favoritismo, al far lavorare gli amici degli amici con il suo Festivalbar. Nel cast, ricco e importante, che ha visto esibirsi nella stupenda arena di Pola in Croazia Ramazzotti e Zucchero, Carboni e Morandi, Ambra, gli ubriachissimi Cure più uno stuolo di comprimari e nomi nuovi della canzonetta pop, c'era anche un superraccomandato. Tony, il maschietto del duo Tony e Cecilia (lei è una sora Cecioni in erba che amoreggia come può) è il figlio di Vinka Cetinski, viceministro al Turismo della Croazia. «Il figlio della signora Cetinski è bravo - spiegava Salvetti per tentare di spiegare 1' "inciucio" - l'ho sentito cantare l'anno scorso al'Eurofestival». D'altra parte il ministero del Turismo ha stanziato ben 150 mila marchi (poco più di 150 milioni di lire) per favorire la trasferta dell'armata Mediaset nella Croazia in piena ricostruzione. Ma queste due puntate del Festivalbar '96 che andranno in onda il 2 e il 9 luglio su Italia 1 e sono state registrate venerdì e sabato sera nell'arena di Pola, non hanno svelato «solo» l'incucio italo-croato. Salvetti, proprio come un fiume in piena, ha svelato, esternato, raccontato di sé, delle sue attività future e di quel festival di Sanremo che, secondo alcune voci e visto il marasma baudesco, lo vedrebbe come direttore artistico del '97. «No, non se ne parla neanche dice il patron padovano -. Chiunque prenderà in mano il feslivalone si metterà in mano una patata bollente». E allora? Chi sarà il papabile? Si fa il nome di Bibi Ballandi, già promoter del recente Pavarotti International e prossimo organizzatore del «Bandiera Gialla» Rai. «Può essere dice Salvetti - Bibi è fuori dalle logiche di partito e ha sempre lavorato bene». Chi conosce Salvetti da tempo ormai lo sa. Al patron interessa solo riuscire a riprendersi la «sua» arena di Verona. Da quando gliel'hanno tolta è come se gli avessero portato via un figlio e allora fa un appello al Veltroni neo ministro: «Veltroni è un ragazzo in gamba, spero capirà le mie ragioni. Gli proporrò un festival delle tre arene con Verona, Pola e Nimes (in queste tre città esistono le ultime tre arene romane ancora intatte) trigemellate. In ima musica pop, in una il balletto e nell'altra la lirica: chissà». A Pola oltre ad una cantatina lampo di Eros Ramazzotti, si è visto anche Zucchero-macina chilometri. «Dopo Modena per il "Pavarotti" racconta - sono andato a Parigi per la Festa della Musica ed eccomi qua. Le mie esternazioni politiche? (le sue simpatie pro-Prodi, pro-Di Pietro e anti Berlusconi, n.d.r.). Ho parlato con una giornalista dell'Ansa dicendole quello che penso di una situazine italiana che vedo solo marginalmetne. E ormai un anno che giro per il mondo. Devo fare un concerto con Buddy Guy e non so ancora che cosa canterò. Poi ho due canzoni da scrivere per Paul Young ad agosto e anche un progetto internazionale». Di che si tratta? «Top secret», ride. Dopo l'esibizione in arena, Zucchero prende subito un aereo per Pisa. Ieri si è sposato suo fratello e non poteva mancare. Luca Dondoni Eros Ramazzotti