Il presidente Bolzoni, contrario alla rivolta fiscale, chiede nuovi interventi per il Sud «II governo non pensa all'occupazione» di Maurizio Tropeano

Il presidente Bolzoni, contrario alla rivolta fiscale, chiede nuovi interventi per il Sud Il presidente Bolzoni, contrario alla rivolta fiscale, chiede nuovi interventi per il Sud «II gover upozione» La Confapi all'attacco: pagano sempre le imprese TORINO. «Dalla manovra più che sciagure non possiamo attenderci anche perché in pubblico dicono che si tratta di 15 mila miliardi e in privato sostengono che ne occorrono almeno 50 mila. E il problema non è solo per l'industria ma anche per il Paese. Così come si sta delineandò l'azione del Governo non crea occupazione. Di più. Siccome qualcuno va ventilando anche la possibilità di inserire la patrimoniale il risultato non potrà essere che uno: l'aumento della disoccupazione». Luciano Bolzoni, presidente nazionale della Confapi, ospite della cena conviviale degli iscritti all'Api di Torino, non vuole rovinare la serata, ma non può fare a meno di affrontare il problema. «Prodi mi ha chiesto che cosa siamo disposti a dare racconta - e cosa gli ho risposto? Che i piccoli e medi imprenditori hanno sempre dato. Abbiamo fatto sempre il nostro dovere». Dunque, secondo lei sono gli altri a dover pagare i costi del risanamento? «Ma l'impresa paga già perle di¬ sfunzioni e l'arretratezza di una burocrazia che la sta asfissiando. Una situazione che sta generando tra gli imprenditori profondo malessere. Si stanno creando le condizioni per la proliferazione di un virus terribile: la disaffezione imprenditoriale. L'infeudamento corporativo dello Stato centralista ha generato gravi storture nel libero dispiegarsi delle forze di mercato». Presidente, sta usando toni che ricordano le minacce di Bossi. Anche voi siete per la rivolta contro Roma? «Noi non siamo quelli della rivolta fiscale. Aggiungo: non è possibile dividere l'Italia in due, tre o quattro parti. E' anche una questione di mercato. Anzi il meridione deve diventare un mercato. Noi siamo pienamente convinti che il Mezzogiorno sia recuperabile». Che cosa chiedete per investire al Sud? «Non crediamo che la riduzione del salario sia la strada più adatta per raggiungere l'obiettivo della sua crescita. Per lo meno non è quella prioritaria. Prima bisogna sconfiggere la criminalità organizzata. Dunque prima di tutto sicurezza. Poi infrastrutture e servizi degni di questo nome. Al Sud e al Nord c'è poi un problema comune: ci sono troppe tasse e ci costa troppo fare il nostro dovere: pagarle. Il fisco dovrebbe essere usato diversamente». Ci spieghi come «Il fisco deve essere usato come una leva di sviluppo. Non ci basta una Tremonti bis prolungata di un paio di mesi. Serve una riforma strutturale che preveda la detassazione degli utili investiti. Dico di più: non mi interessa nemmeno conoscere l'entità dell'aliquota. Serve un segnale serio, di medio periodo in questa direzione. Siamo favorevoli a penalizzare chi porta gli utili fuori dall'impresa. La Confapi, però, vuole avere voce in capitolo, vuole che le sia riconosciuto il ruolo politico che si merita». Che cosa rivendicate? «Che il governo prenda in esame velocemente una legge che regoli la subfornitura - oggi siamo nel Far West nel quale domina la legge della forza - e che venga creata la Direzione Generale per la piccola e media impresa presso il Ministero dell'Industria». Maurizio Tropeano presidente della Confapi Luciano Bolzoni

Persone citate: Bolzoni, Bossi, Luciano Bolzoni, Tremonti

Luoghi citati: Italia, Roma, Torino