La notizia da Pale: il leader serbo-bosniaco abbandonerebbe la presidenza «Karadzic si piega all'Europa»
La notizia da Pale: il leader serbo-bosniaco abbandonerebbe la presidenza La notizia da Pale: il leader serbo-bosniaco abbandonerebbe la presidenza «Karadzk si piega all'Europa» «Ma non lascerà la politica» SARAJEVO. Il presidente serbo-bosniaco Radovan Karadzic cederà alle pressioni internazionali e si dimetterà a giorni, ma continuerà a guidare il partito democratico serbo (sds), al governo. Lo hanno detto ieri fonti serbo-bosniache. Le fonti, che hanno chiesto di rimanere anonime, hanno aggiunto che Karadzic verrebbe sostituito in quanto presidente dal ministro degli Esteri Aleksander Buha e che «l'annnuncio ufficiale verrà dato nel corso di questa settimana». La leadership del partito «sds» ha anche concordato che Karadzic non sarà capolista alle elezioni politiche che i mediatori intemazionali stanno preparando per settembre. A Pale circolavano già con insistenza voci secondo cui Karadzic avrebbe lasciato il suo incarico di presidente della Republika Sprska una volta per tutte nei prossimi giorni. Con le municipali di domenica prossima a Mostar, i bosniaci affronteranno il primo test sulla tenuta democratica del loro «nuovo» Paese nato con gli accordi di Dayton. A Mostar, città che oltre all'amministratore dell'Unione Europea, Ricardo Perez Casado, ha altri due sindaci, imo per la parte musulmana (Mostar Est) e l'altro per quella croata (Mostar Ovest), si stanno ultimando i preparativi per le elezioni che dovranno dare alla città divisa dalla Neretva mi unico consiglio comunale ed un solo sindaco. Stato unitario, ma composto da due entità etnico-territoriali (la Republika Srpska e la Federazione croato-musul¬ mana), la Bosnia guarda alle municipali di Mostar come a una prova generale per le elezioni di settembre. Al riguardo, proprio ieri il premier bosniaco, il musulmano Hasan Muratovic, ha detto che accetterà senza creare problemi di sorta la data della consultazione popolare che gli accordi di Dayton prevedono si tenga entro il 14 settembre e che l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) dovrebbe rendere nota domani. Il presidente di turno dell'Osce, il ministro degli Esteri svizzero Flavio Cotti, è giunto ieri a Sarajevo dove ha avuto un lungo colloquio con Muratovic centrato sulle prossime scadenze elettorali. Secondo fonti giornalistiche nella capitale bosniaca, Muratovic avrebbe nuovamente sottolineato l'inaffidabilità del leader serbo-bosniaco Radovan Karadzic che, a suo dire, farà di tutto per boicottare le elezioni politiche. Un segnale positivo giunge dagli estremisti croati dell'Erzegovina (di cui Mostar è il capoluogo) che recentemente avevano «riesumato» l'entità etnico-territoriale della Herceg Bosna. Ogni nuova, eventuale rifondazione di questa «repubblica» era stata espressamente vietata dagli accordi di Dayton e, sabato sera, gli estremisti croati dell'Erzegovina hanno fatto marcia indietro negando di aver voluto formare, la settimana scorsa, un vero e proprio governo separatista. Sembra così rientrato il pericolo di una secessione che di fatto avrebbe dato vita ad una terza entità etnico-territoriale della Bosnia. [Ansa] lascerà la politica» osnia guarda alle municipali di Mostar come a enerale per le elezioni di settembre. Al riguarieri il premier bosniaco, il musulmano Hasan ha detto che accetterà senza creare problemi di della consultazione popolare che gli accordi di edono si tenga entro il 14 settembre e che l'Ore per la sicurezza e la cooperazione in Europa bbe rendere nota domani. Il presidente di turno ministro degli Esteri svizzero Flavio Cotti, è Sarajevo dove ha avuto un lungo colloquio con entrato sulle prossime scadenze elettorali. onti giornalistiche nella capitale bosniaca, Muebbe nuovamente sottolineato l'inaffidabilità rbo-bosniaco Radovan Karadzic che, a suo dire, per boicottare le elezioni politiche. e positivo giunge dagli estremisti croati dell'Eri cui Mostar è il capoluogo) che recentemente esumato» l'entità etnico-territoriale della HerOgni nuova, eventuale rifondazione di questa » era stata espressamente vietata dagli accordi sabato sera, gli estremisti croati dell'Erzegovitto marcia indietro negando di aver voluto fortimana scorsa, un vero e proprio governo sepambra così rientrato il pericolo di una secessione avrebbe dato vita ad una terza entità etnico della Bosnia. [Ansa] Il serbo-bosniaco Radovan Karadzic continuerà comunque a guidare il partito democratico serbo al governo mio popolo iudicare» Il serbo-bosniaco Radovan Karadzic continuerà comunque a guidare il partito democratico serbo al governo
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