AVIGLIANA CORRE IL PALIO

WEEKEND WEEKEND AVIGLIANA CORRE IL PALIO Gare e feste in costume fanno rivivere il Medioevo za Conte Rosso, dalle 18 alle 24, si svolge il mercatino storico dei Borghi. Giocolieri e prestigiatori saranno presenti per intrattenere il pubblico, mentre i borghigiani esporranno le loro specialità culinarie, profumi e lavori artigianali. L'origine del Palio. La manifestazione in costume si ispira a un avvenimento risalente a circa seicento anni fa. Nel 1389 passò per Avigliana la figlia di Gian Galeazzo Visconti che andava in sposa a Luigi, fratello del re di Francia. Un grandioso corteo composto dalla nobiltà piemontese con alla testa il Un momento del Palio storico di Avigliana La sfida dei cavalieri è il cuore di un ricco programma di rievocazioni in costume Conte Rosso, sfilò per le strade della città e per l'occasione furono organizzati giochi e sfide. Il «Conte Rosso» era Amedeo VII, Conte di Savoia, succeduto al Conte Verde nel 1383; prese il soprannome dal colore delle sue insegne. Il castello di Avigliana, dove il Conte Rosso teneva corte, fu edificato da Arduino il Gabrione nel 900; fu più volte distrutto e riedificato fino alla distruzione definitiva ad opera delle armate francesi del maresciallo Catinat alla fine del 1600. Il centro storico. Se nel pomeriggio di domenica l'attrattiva è | naturalmente il palio, la mattina o il sabato possono essere dedicati a una visita al centro storico di Avigliana. Il «cuore» medievale è suggestivo tra piazzette, viuzze e monumenti che custodiscono opere d'arte dei secoli XI e XVI. Di particolare interesse la Casa Senore, con portivo a tre bifore gotiche del XVI secolo; la casa del beato Umberto II di Savoia, che conserva elementi quattrocenteschi; la Porta Santa Maria, una delle quattro porte attraverso le quali si entrava nella città dell'epoca; la piazzetta Santa Maria circondata da case del Quattrocento. Tra i monumenti di particolare interesse emerge la chiesa di San Giovanni, che ha una struttura romanica del Duecento; l'interno è stato però rimaneggiato in stile barocco ed è un'autentica pinacoteca dei dipinti del Defendente Ferrari e della sua scuola. La casa della Porta Ferrata presenta sulla facciata archi e bifore gotiche, resti di un pittoresco complesso riprodotto nel borgo medievale di Torino. La caratteristica piazza Cont.e Rosso conserva il pozzo del Trecento e l'ottagonale Torre dell'Orologio del XIII secolo. Degna di nota la chiesa di San Pietro, costruita nel XI secolo, con affreschi de] Trecento e Quattrocento. I laghi. Un gitarella ai due laghi completa il giro turistico. Un pranzo o anche solo un gelato sulla riva del Lago Grande consente di soddisfare gli occhi e il palato. Chi ama la natura può affrontare anche una rapida escursione nel parco naturale, ricco di flora e di fauna e che comprende anche la zona paludosa dei Mareschi. Ancora esclusa la balneazione nelle acque del Lago Grande, che tuttavia dopo il risanamento fognario hanno raggiunto un buon livello di limpidezza. Giuseppe Maritano RIVAI CANI DI SANT'ALBANO Un piccolo carro trainato da due cani e accompagnato da quattro ragazzini, un bambino - il «cit» - sul carretto, le autorità e i gonfaloni del paese, i quattro «massari» coordinatori della festa, e poi tutta la popolazione o quasi: in corteo alle 7 del mattino percorrono un paio di chilometri per raggiungere la cappella di Sant'Albano, il patrono di Riva di Chieri. Qui viene celebrata una messa all'aperto. Il rito, antico e molto radicato tra gli abitanti, si ripeterà domenica 23 giugno. Rispetto ad analoghe tradizioni, questa si distingue per la presenza dei cani che tirano il carretto. Curiosa la motivazione che si è tramandata per secoli e che si ispira alla leggenda di Sant'Albano. Si racconta che, una volta, un carro carico di covoni di grano s'impantanò; il contadino che lo conduceva, preso dall'ira, si mise a percuotere i due buoi bestemmiando. Passò un giovane soldato a cavallo, seguito da due cani; rimproverò il contadino per la sua intemperanza, lo convinse ad ' avere più pazienza e più fede e sostituì i buoi con i cani, i quali senza sforzo trainarono il carro fuori dal fango. Quel soldato era Albano, indicato poi nella tradizione come martire della legione tebea. La cappella di Sant'Albano, che si apre ogni anno solo in questa occasione, fu costruita da monaci benedettini (ne parlano documenti del 1103). Conserva una bella abside semicircolare, romanica; tutto il resto è stato più volte rimaneggiato. Per l'occasione, vale la pena visitare Palazzo Grosso, sede del Comune, con le sue sale settecentesche dipinte a trompe l'oeil. In questi giorni ospita una mostra collettiva dell'Unione Artisti del Chierese. Sabato 22, alle 21,30 al campo sportivo, spettacolo pirotecnico, [c. f.] // corteo di Riva presso Chieri sosta al pilone di S. Albano