Verso i «senza disco» di Luigi Mezzacappa

Verso i «senza disco» Verso i «senza disco» Avviso ai naviganti FORSE qualcuno ricorderà che, con una rubrica su «Tuttoscienze» di Silvio A. Merciai, «La Stampa» fu il primo giornale italiano a dedicare attenzione con regolarità al fenomeno Internet. Poco dopo facemmo da apripista andando sulla Rete, dove ora quasi tutti i grandi giornali sono in vetrina. Internet e multimedialità continuano a crescere. A partire da questa settimana dedicheremo ad essi più spazio: per informare sui nuovi computer, sui nuovi software, sui Cd-Rom, sulla telematica, su quell'universo parallelo che è la Rete. Intanto, segnaliamo qualche libro che può essere utile ai navigatori. L'editore Apogeo (Milano) ha appena varato una nuova collana di volumetti agili, pratici ed economici: come è scritto in copertina, veri e propri flash, sia perché i testi sono brevi ed essenziali, sia perché sono illuminanti. Di Galen Grimes consigliamo «Internet per Windows 95» e «Netscape», il primo per entrare nella Rete senza problemi, il secondo per non rimanervi impigliati. E dato che ormai ò venuto il tempo di navigare non più seguendo il vento ma cercando mete sempre più precise, ecco, di Vittorio Pasteris, «Internet per chi studia», una guida per servirsi della rete nella preparazione di una tesi. «Word per Windows 95», di Peter Aitken (sempre ed. Apogeo), vi aiuterà poi a scriverla e stamparla. [p. bia.] SAN Francisco, 20 maggio: Apple Computer, Ibm, Netscape Communications, Oracle e Sun Microsystems annunciano ufficialmente il comune interesse nello sviluppo di «network computer» a basso costo e di facile uso. I rappresentanti delle cinque aziende hanno svelato alcuni particolari del documento che descrive il profilo dei nuovi dispositivi e costituirà la linea guida per la loro progettazione e realizzazione. Al documento hanno già aderito oltre 70 grandi società. Network computer: con questo ennesimo neologismo si fa riferimento a una categoria di computer «semplificati» - attualmente allo stadio embrionale - liberi dalle complicazioni di applicazioni e sistemi operativi specifici. Senza disco fisso, senza programmi e con tastiera opzionale, funzioneranno secondo logiche e meccanismi ridotti al minimo, concepiti sostanzialmente per accedere a Internet, dalla quale attingeranno le risorse - programmi compresi - solo quando servono, In teoria, il network computer non permetterà nessuna delle funzioni di un comune personal computer se non sarà connesso alla rete, ma dovrebbe costare molto meno, soprattutto per quanto riguarda il software. Il risultato di questo accordo porterà a una nuova famiglia di applicazioni tipo «terminale Internet», con funzioni di personal digitai assistant e videotelefono destinato a diventare uno strumento di diffuso utilizzo negli uffici, nelle istituzioni, nella scuola e nelle case. La semplicità di uso e il prezzo di acquisto contenuto (atteso sotto i 500 dollari) dovrebbero fare del network computer un dispositivo molto appetito dalle famiglie, ma anche dalle aziende che vorranno dare a un livello essenziale i sei-vizi Internet ai propri dipendenti. L'evoluzione tecnologica dei nostri anni ci ha ormai frastornati con ogni sorta di notizie su iniziative e accordi di cui è sempre più difficile cogliere il senso e la portata. Con ogni probabilità questo è uno dei casi, ma prima ancora di pontificare sulle probabilità di successo del network computer, vale la pena di notare alcuni aspetti curiosi. Il gruppo è davvero bene assortito: al fianco dell'estabilishment informatico (Ibm), ci sono società appena uscite dal rampantismo degli Anni 80 (Apple), la nuova aristocrazia (Sun e Oracle) e il nuovo outsider (Netscape). Tutti questi recitano una parte fondamentale nell'attuale scenario tecnologico e tutti hanno i titoli per restare protagonisti anche senza straordinari accordi strategici. Ma la lezione è ormai chiara per tutti: in un mondo che cambia così velocemente, non c'è più tempo per difendere confini destinati a cadere. Meglio cogliere tutte le op¬ portunità prima ancora che un vero e proprio mercato sia nato. «Il prodotto descritto nel documento» - recita il comunicato stampa - «è flessibile, aperto e architetturalmente neutrale; è inteso per facilitare la nascita e la crescita di un nuovo mercato proteggendo gli investimenti degli utenti, dei fornitori di servizi e dei costruttori». Naturalmente, in mezzo agli entusiasti, c'è anche un fronte di scettici che vede in prima fila, neanche a dirlo, Microsoft, il cui portavoce sostiene che il network computer dovrà necessariamente rinunciare a qualcosa in termini di potenza elaborativa o di memoria di massa o di capacità grafiche e multimediali rispetto ai normali personal computer. L'obbiettivo dei 500 dollari potrà essere raggiunto, ma si tratta di capire se l'oggetto che ne verrà fuori avrà le carte in regola per diventare davvero lo strumento polifunzionale per le comunicazioni di massa, una specie di telefono per il terzo millennio. Entro la fine di quest'anno lo vedremo. Luigi Mezzacappa

Persone citate: Apple Computer, Grimes, Peter Aitken, Silvio A. Merciai, Vittorio Pasteris

Luoghi citati: Milano, San Francisco