Trieste, muore in ospedale mentre aspetta l'ambulanza di R. Cri.

■Vieste, muore in ospedale mentre aspetta Pambulanza Pensionato di 82 anni vìttima della malasanità ■Vieste, muore in ospedale mentre aspetta Pambulanza TRIESTE. E' morto nel cortile dell'ospedale mentre aspettava l'ambulanza; secondo il regolamento, non poteva essere soccorso da un medico del vicino pronto soccorso, ma solo dagli uomini del servizio di emergenza che sono partiti da una postazione distante oltre cinque chilometri. Marcello Viola, un anziano triestino di 86 anni, dimesso pochi minuti prima dal nosocomio, probabilmente sarebbe morto comunque, anche se fosse intervenuto immediatamente un medico dell'ospedale, mia per la figlia Luciana la vicenda continua ad avere dell'incredibile. Il padre se ne à andato all'altro mondo una settimana fa, ma le circostanze paradossali del decesso sono di dominio pubblico soltanto da oggi. L'uomo è uscito dal nosocomio dove era ricoverato a causa dei postumi di una caduta assieme alla figlia e al genero. Nel cortile dell'ospedale è impallidito, svenendo dopo pochi istanti. Luciana si è precipitata in portineria chiedendo di un medico, ma il portiere, ligio alla prassi, ha chiamato un'ambulanza del servizio di emergenza 118. «Non posso allertare nessuno del pronto soccorso • ha detto alla donna -, mi dispiace, questo è il regolamento». «Mio padre, secondo l'autopsia - afferma Luciana - è stato stroncato da un embolo polmonare. So che sarebbe potuto accadere anche il giorno dopo le dimissioni. Ma è incredibile che una persona che ai sente male all'interno dell'ospedale, solo perché ha un foglio di dimissioni in tasca, venga soccorsa da una ambulanza come se il suo malore ai fosse verificato in centro città». Un paradosso che, però, secondo il direttore del servizio 118, Walter Zalukar, rientra nella logica. «L'ambulanza è arrivata sul posto quattro minuti dopo la chiamata. Se invece fosse stato chiamato il medico del pronto soccorso, sarebbe arrivato venti minuti dopo, perché avrebbe dovuto raccogliere tutte le apparecchiature necessàrie ad un intervento di rianimazione che i miei uomini 'hanno, invece, sempre a disposizione all'interno deU'ambulanza. Il paziente è stato sottoposto a manovre di rianimazione e dopo circa un quarto d'ora ò stato trasferito al pronto soccorso dell'ospedale di Cattinara dove è morto». [r. cri.]

Persone citate: Marcello Viola, Walter Zalukar

Luoghi citati: Trieste