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Bocciato, studente si spara Bocciato, studente si spara Foligno: suicida a 15 anni dopo aver letto i risultati FOLIGNO. Aveva' perso la sua battaglia con la scuola; non era riuscito a recuperare i voti negativi in varie materie e la bocciatura lo ha sconvolto al punto tale di mettere in atto il suicidio: si è sparato una fucilata a 15 anni, dopo aver letto i quadri dei risultati all'Istituto tecnico industriale di Foligno che frequentava. E' accaduto nella tarda serata di giovedì a Spello, un paesino a pochi chilometri da Foligno. Marco Antonelli figlio minore di Gabriele separato dalla moglie Anna, non ha retto alla delusione e in un momento di sconforto ulteriore si è ucciso nel garage dell'abitazione paterna, accanto al suo motorino che considerava il suo amico del cuore, dove l'ha trovato l'attuale compagna del padre. Sgomento in una cittadina dove tutti si conoscono, dove in nottata gli amici e compagni di scuola sono corsi in casa di Marco per piangere la sua morte e per stare vicino a Carlo il fratello maggiore (ha 19 anni). Inspiegabile la molla scattata nella mente del ragazzo che a soli 15 anni, senza lasciare nessuno scritto, ha deciso di farla finita con la vita, forse minato anche dalla assenza della madre naturale. Secondo il leader dell'associazione presidi (Anp), Giorgio Rembado, quello dei suicidi giovanili è «un segnale preoccupante di fragilità psicologica, che nel corso degli anni va aumentando piuttosto che ridimensionarsi». C'é di più. Rembado rileva che «la scuola non è professionalmente attrezzata per far fronte a certi problemi individuali e deve cercare aiuto all'esterno, chiedendo l'intervento di specialisti delle Usi, oltre che avvertire i genitori, quando vi sono "segnali" di cedimento da parte di qualche studente. Interventi questi che avvengono comunque a livello di singoli insegnanti, o di consiglio di classe, e non come compito istituzionale della scuola, [r. cri.]