Bambini sull'orlo d'una crisi adottiva

Un cast eccezionale per il film tv «Uno di noi» Un cast eccezionale per il film tv «Uno di noi» Bambini sull'orlo d'una crisi adottiva ROMA. Nel corridoio di un ex orfanotrofio adattato a set televisivo, nascosta da un paio di occhiali scuri che le proteggono gli occhi arrossati dalla febbre, Virna Lisi racconta che a ottobre sarà nonna. La moglie di Corrado, il figlio nato dal matrimonio con l'imprenditore Franco Pesci, aspetta un bambino e la Lisi, ridendo, confessa: «Non l'ho detto fino ad oggi perché vorrei evitarmi quel meccanismo perverso delle copertine sui rotocalchi: "Virna la più bella nonna d'Italia". Ma tant'è, sarò nonna e da quel momento anch'io mi occuperò di nuovo di bambini». Si gira «Uno di noi», il più grande e più importante sceneggiato che la Rai presenterà in autunno: dodici puntate coprodotte con la Lux Vide di Ettore Bernabei e la collaborazione di francesi e tedeschi per un costo di un miliardo e seicentomilioni a film, quarantotto settimane di girato, un cast fisso fonnato da Gioele Dix, Heio von Stetten, Lucrezia Lante della Rovere, Virna Lisi, Costance Engelbrecht, più una trentina di bambini dai 9 ai 12 anni contornati addirittura da 400 loro coetanei. Ai protagonisti, nel ruolo di «ospiti», si aggiungono per ogni puntata una lunga serie di attori tra cui Cochi Ponzoni, Piera degli Esposti, Lina Sastri, Roberto Citran, Monica Guerritore, Athina Cenci, Sidney Rome, Ida Di Benedetto, Claudio Bigagli. La regia è di Fabrizio Costa, l'uomo che fece piangere mezza Iialia con «Edera» e che adesso tenta una strada innovativa. La colonna sonora è di Lucio Dalla, costruita con strumenti mediterranei dal mandolino alla chitarra. Le immagini, in montaggio rapido e ritmato, si ispirano ai videoclip e agli spot. La storia si svolge all'interno di un istituto per bambini in condizione di difficoltà: bambini che non hanno i genitori, ma anche bambini maltrattati, abusati, abbandonati, complicati, in via di adozione, di affido, o semplicemente ospiti fissi. A dirigere l'istituto due amici: Gioele Dix e Heio von Stetten, due ex ragazzini abbandonati, uno diventato figlio adottivo di Virna Lisi, l'altro cresciuto nell'orfanotrofio, divisi tra loro dall'amore per Lucrezia Lante della Rovere, una giovane psicologa che svolge là il

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