Impudicizia totale una tradizione britannica

F F davanti alla servitù1 =1 Impudicizia totale una tradizione britannica DAL libro della governante infedele di Carlo e Diana sarà interessante apprendere la qualità dell'accesso che costei ebbe alla vita privata della coppia, e che stando alle tradizioni dell'aristocrazia britannica potrebbe essere stato immenso. La vecchia, classica esortazione inglese, «Not in front of the servant», non davanti alla servitù, non va infatti interpretata nel senso di non scoprirsi, in ogni senso, agli occhi dei domestici, ma in quello di non metter loro troppe idee per la testa per esempio, di non fargli venir voglia di contrarre i costosi vizi dei padroni. Per il resto l'impudicizia dei nobili e ricchi davanti ai subordinati è tradizionalmente totale. Nel maggiordomo si ripone il massimo affidamento (Bertie e Jeeves); quanto ai sottoposti di costui, essi semplicemente non esistono. Un duca che aveva qualche scrupolo in tal senso, mi sembra fosse quello di Cavendish, licenziava in tronco qualsiasi bra flicen cameriera in cui gli capitasse di imbattersi: la sua servitù doveva essere anche fisicamente invisibile. Ma la maggior parte dei suoi confratelli risolveva il problema ignorando il personale di servizio tout-court. Questo atteggiamento culminò nell'età vittoriana, in cui milioni di persone erano impiegate nelle case gentilizie, ma sue propaggini devono sopravvivere ancora oggi; e sull'impossibilità che i padroni prendano atto della presenza dei servi Chesterton fondò il capolavoro dei racconti di Padre Brown, dove il ladro in frac si finge contemporaneamente signore coi camerieri, e cameriere coi signori. Le radici di tale presuntuosa fiducia sono dunque profonde, e forse non dobbiamo meravigliarci se nemmeno la cospicua teoria di servi traditori che hanno spifferato i segreti dei padroni ai tabloid del nostro secolo è riuscita a farla cessare del tutto. Masolino d'Amico ico ico ico | WASHINGTON. Thomas Kuhn, il grande filosofo della scienza americano, è morto lunedì di cancro a Cambridge, Massachussetts. Aveva 73 anni, lascia la moglie e tre figli. Nella sua opera fondamentale Lo struttura delle rivoluzioni scientifiche, uscita nel '62, aveva sostenuto che la comunità scientifica si fonda sulla preventiva accettazione di determinate teorie, ipotesi e proposizioni metafisiche che, per un certo periodo, forniscono un modello di problemi e di soluzioni accettabili per chi si dedica a un determinato campo di ricerche: è quel che Kuhn chiama «paradigma». Ma dal successivo e ripetuto incontro con tutta una serie di anomalie che resistono al paradigma, il ricercatore può essere indotto a rivedere la sua fiducia in questo modello esplicativo: è il momento della «rivoluzione» scientifica, che si conclude con il consolidarsi di mi nuovo paradigma, ossia non con una crescita del sapere ma con una sua diversa organizzazione. E' una teoria che esclude l'idea di «progresso» scientifico, sia contro i neopositivisti, sia contro i falsificazionisti alla Popper. Festival di poesia da oggi a Genova GENOVA. Il festival internazionale di poesia «Genovantasei», giunto alla seconda edizione, si inagura questa sera in piazza Matteotti con un happening condotto da Mario Baudino cui partecipano Edoardo Sanguineti, Abdulah Sidran (Bosnia) e Christian Prigent (Francia). Il festival proseguirà in varie sedi fino a domenica 14 luglio. A Mario Santagata il premio L'Inedito MILANO. Assegnato il premio letterario «L'Inedito» dedicato alla memoria di Maria Bellonci. La giuria, presieduta da Serena Foglia, ha premiato Mario Santagata per il romanzo Papà non era comunista che sarà pubblicato da Guanda. Tutti gli appuntamenti dell'estate su «Carnet» MILANO. Il nuovo numero di Carnet è da oggi in edicola con una mappa completa di tutti gli appuntamenti dell'estate, oltre mille fra spettacoli, musica, mostre d'arte, mercatini dell'antiquariato, divisi regione per regione. Qui a fianco William e Harry, i figli di Carlo e Diana. Nella foto sopra il maggiore Hewitt

Luoghi citati: Cambridge, Guanda, Milano, Washington